Dopo il recupero della scorsa settimana, è stato un inizio di ottava all'insegna della cautela sui mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso le contrattazioni nei pressi dei valori di venerdì scorso. In questo contesto il FTSE Mib si è confermato oltre i 33.600 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima in direzione dei 33.800 e a seguire la soglia dei 34.000 punti. Al contrario solo con la perdita dei 32.800 punti si avrebbe un primo segnale di debolezza con primi obiettivo ribassista i 32.434 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 16 agosto.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna ci spostiamo oltreoceano con Uber, con la società che nelle ultime ore è stata sanzionata in Olanda. Andiamo a scoprirne i motivi.
Uber: multa in Olanda da 290 mln di euro
Nelle scorse ore Uber ha comunicato di essere stata sanzionata dalla DPA, l'autorità olandese per la protezioni dei dati, con una multa da 290 milioni di euro. Nello specifico è la multa più salata mai ricevuta da Uber a livello globale, oltre che quella più alta mai emessa dalla DPA. Nel dettaglio l'azienda è accusata dell'authority olandese di aver raccolto informazioni sui suoi driver ed in seguito di averli trasferiti al suo quartier generale Oltreoceano senza avvalersi di strumenti in grado di tutelare adeguatamente la privacy.
Uber ha risposto che la multa è completamente ingiustificata, sostenendo che il processo di trasferimento era rispettoso della regolazione europea e che di conseguenza la sanzione verrà impugnata. L'indagine è nata dopo che oltre 170 driver francesi si erano rivolti a un gruppo di difesa dei diritti umani ed è stata avviata in Olanda dove ha sede il quartier generale europeo di Uber. Ricordiamo che la sanzione odierna è la terza multa comminata dalla DPA a Uber: la multinazionale americana era già stata sanzionata una prima volta per non aver fornito sufficiente trasparenza sul periodo di conservazione dei dati dei driver europei e sui Paesi extraeuropei in cui venivano trasferiti e una seconda volta per non aver segnalato in tempo una violazione dei dati.
Azioni Uber: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta comportando l'azione a Wall Street nella prima seduta della settimana. Dopo aver chiuso la scorsa settimana all'insegna degli acquisti, la terza consecutiva, la nuova ottava si aperta in leggero rialzo per il titolo Uber in area 74,6 dollari. Dal punto di vista operativo una conferma oltre i 75 dollari, massimi degli ultimi mesi, dovrebbe far proseguire il trend ascendente prima in direzione degli 80 dollari e successivamente in direzione dei massimi di sempre situati nei pressi degli 82 dollari. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con possibili nuovi apprezzamenti in direzione degli 85 dollari ed in seguito verso la soglia dei 90 dollari. In questo contesto rialzista eventuali correzione verso i 68-69 dollari, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentante delle buy opportunity.
Al contrario la perdita di questi ultimi supporti dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva, il cui primo obiettivo sarebbe situato sui 65-64 euro ed in seguito l'area dei 60 dollari. La violazione di tali livelli dovrebbe spingere il titolo prima a chiudere il gap-up lasciato aperto lo scorso 6 agosto a 58,65 dollari ed in seguito i minimi annuali in area 55 dollari. Fondametale sarà la tenuta di queste ultime aree, per evitare un indebolimento del quadro grafico con possibili nuovi ribassi fin verso la soglia dei 50 dollari.
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