I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui mercati azionari dell'area euro, il cui focus è tutto rivolto alla riunione della Federal Reserve che in serata, lasciando fermi i tassi di interesse, dovrebbe far sapere come si muoverà la banca americana nel 2024.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 30.300 punti, allontanandosi leggermente dalle prime resistenze poste sui 30.500 punti. Nel breve periodo non cambia l'impostazione sul mercato che, con il superamento dei livelli appena citati, dovrebbe proseguire il suo rialzo prima verso i 30.700-30.750 punti e successivamente in direzione della soglia dei 31.000 punti. Al contrario solo con il ritorno dei corsi sotto i 29.000 punti che si avrebbero dei primi segnali di rallentamento del trend ascendente, con primi obiettivi i 28.920 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto, e a seguire i 28.750-28.700 punti.
Tra le storie da seguire nella giornata odierna andiamo ancora una volta a Wall Street con il titolo Tesla, dopo alcune notizie arrivate dal Messico e riguardante la costruzione di una gigafactory. Andiamo a leggere le novità in merito.
Tesla: ok dal Messico per gigafactory
Nella serata di ieri Tesla ha comunicato di aver ricevuto dal Ministero federale dell'Ambiente del Messico, i permessi relativi all'uso del suolo per la realizzazione di una gigafactory. Questa dovrebbe essere realizzata nello Stato di Nuevo Leon che si trova al confine settentrionale del Paese. Nello specifico l'area interessata si estende per quasi 261 ettari e ora si aspettano le delucidazione da parte di Elon Musk per conoscere i tempi riguardanti la costruzione dello stabilimento, il cui costo dovrebbe superare i 5 miliardi di dollari.
In tal senso le preoccupazioni di Tesla arrivano dai timori di una decisa frenata dell'economia globale, che potrebbe almeno nel breve termine raffreddare le mire espansionistiche del gruppo automobilistico, che nello stabilimento messicano dovrebbe andare costruire la prossima Model 2, il cui costo si aggira sui 25.000 dollari.
Ricordiamo che il Governo messicano avrebbe speso oltre 130 milioni di dollari in infrastrutture per sostenere la costruzione della gigafactory, la cui operazione avrebbe senso dopo che molte case automobilistiche stanno cercando di spostare la loro produzione dall'Asia e creare operazione più vicine negli Stati Uniti. In questo contesto negli ultimi mesi due fornitori cinesi dell'azienda californiana hanno confermato investimenti per quasi 1 miliardo di dollari nell'area interessata alla costruzione della gigafactory.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come ha chiuso l'azione nella serata di ieri a Wall Street e quali sono le attese per le prossime giornate. E' stata una giornata all'insegna delle vendite quella di ieri per il titolo Tesla che, proseguendo quella nuova fase correttiva innescatasi lo scorso 29 novembre dai 250 dollari, ha chiuso le contrattazioni in area 237 dollari.
Nel breve periodo importante sarà ora la tenuta dei 232-231 dollari, che rappresentano i minimi delle ultime settimane, per evitare una continuazione della discesa che avrebbe come primo obiettivo i 225 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 novembre e nei cui pressi transita anche la media mobile di lungo periodo.
L'eventuale perdita di tali supporti farebbe proseguire la fase discendente prima verso i 208 dollari, minimi dello scorso mese di novembre, e in seguito in direzione dei minimi di periodo situati in area 198 dollari. Fondamentale, nel caso si realizzasse questa view, sarebbe la tenuta di questi ultimi sostegni, per evitare un pericoloso indebolimento della struttura grafica il quale aprirebbe le porte per ulteriori discese fin verso i 175 dollari.
Al contrario un segnale di forza arriverebbero con il break dei 250 dollari, andando a riattivare il recupero partito nel mese di ottobre e che avrebbe primo target i 266,5 dollari e successivamente i 278 dollari. Sarà solo lasciandosi alle spalle tali resistenze che si aprirebbero le porte per un ritorno sui massimi annuali situati sulla soglia psicologica dei 300 dollari. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate, si dovrebbero avere ulteriori allunghi da perte del titolo Tesla verso i 313 dollari e successivamente in direzione dei 320 dollari.
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