In una seduta che ha visto l'inflazione statunitense attestarsi nel mese di novembre al 3,1% rispetto al 3,2% di ottobre ed in linea con le attese degli analisti, i mercati azionari del Vecchio Continente chiudono le contrattazioni in ordine sparso. Mentre salgono le attese per le decisioni che nella serata di domani verranno prese dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib termina la seconda seduta della settimana in leggero ribasso in area 30.350 punti. Nel breve periodo non cambia l'impostazione sul mercato che con il superamento dei 30.500 punti dovrebbe proseguire il suo rialzo prima verso i 30.700-30.750 punti e successivamente in direzione della soglia dei 31.000 punti. Al contrario solo con un ritorno dei corsi sotto i 29.000 punti che si avrebbero dei primi segnali di rallentamento del trend ascendente, con primi obiettivi i 28.920 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto, e a seguire i 28.750-28.700 punti.
Tra le storie da seguire nella giornata odierna ci spostiamo a Wall Street con le ultime novità che arrivano da Pfizer e riguardanti l'accordo per Seagen. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Pfizer: raggiunto accordo per acquisto di Seagen
In queste ore Pfizer ha comunicato che, al termine del periodo di attesa ai sensi dell’Hart-Scott-Rodino Antitrust Improvements Act del 1976, scaduto l’11 dicembre 2023, di aver ricevuto tutte le approvazioni normative necessarie per completare l’acquisizione di Seagen e di chiudere la transazione, soggetta al soddisfacimento di altre condizioni, il prossimo 14 dicembre 2023. Ricordiamo che quest'ultima è una società di biotecnologica il cui focus è sullo sviluppo e la commercializzazione di terapie innovative e potenziate a base di anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro.
Per rispondere alle preoccupazioni della Federal Trade Commission americana, Pfizer ha scelto di donare irrevocabilmente i diritti delle royalties derivanti dalle vendite di Bavencio negli Stati Uniti all’American Association for Cancer Ricerca. Questa donazione illimitata sosterrà l’AACR nella sua missione di prevenire e curare il cancro attraverso la ricerca, l’istruzione, la comunicazione, la collaborazione, la politica scientifica e il finanziamento per la ricerca contro il cancro.
Inoltre in occasione della comunicazione odierna il colosso farmaceutico ha annunciato dei cambiamenti all'interno della sua organizzazione commerciale per incorporare Seagen. Nello specifico, Pfizer creerà un’organizzazione aziendale end-to-end denominata Pfizer Oncology Division, che andrà ad integrare alcune attività commerciali e di ricerca e sviluppo di Oncologia di entrambe le società che sarà guidata da Chris Boshoff. Per quanto riguarda invece l'organizzazione commerciale non oncologica questa verrà smembrata in due divisioni aziendali più mirate. Nel dettaglio troveremo la Pfizer U.S. Commercial Division, che sarà guidata da Aamir Malik e la Pfizer International Commercial Division, che sarà guidata da Alexandre de Germay. I cambiamenti aziendali faranno si che, dopo quasi 27 anni in Pfizer, Angela Hwang, Chief Commercial Officer e Presidente Global Biopharmaceuticals Business, lascerà il Gruppo, rimanendo come consulente per contribuire alla transizione dell’organizzazione verso il nuovo modello descritto.
Azioni Pfizer: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta comportando l'azione a Wall Street. Al momento è una seduta all'insegna della debolezza questa odierna per il titolo Pfizer con i prezzi che, proseguendo quel trend ribassista partito nel dicembre dello scorso anno dai 55 dollari, si confermano sotto la soglia dei 29 dollari. Nel breve termine le attese sono per una continuazione di questo movimento che dovrebbe spingersi fin verso i minimi del 2020 posti nei pressi dei 26,5 dollari. Dal punto di vista operativo la violazione di questo sostegni, non solo andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico, ma aprirebbe le porte per nuove vendite fin verso la soglia dei 25 dollari, quotazioni che il titolo non vede dal 2013. In questo contesto eventuali rimbalzi che non dovessero spingersi oltre i 30,7 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, verrebbero viste come occasioni per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario solo con il superamento dei 30,7 dollari, massimi dell'ultimo mese e nei cui pressi troviamo la media mobile a 50 giorni, che il titolo porrebbe le basi per un recupero che avrebbe come primo obiettivo i 31,8 dollari e successivamente i 32,5 dollari. Nel caso in cui l'azione dovesse spingersi oltre tali aree resistenziali, dove troviamo anche la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di giugno, si avrebbe un primo segnale di forza con allunghi prima verso i 34 dollari ed in seguito in direzione dei 35 euro. L'eventuale break di quest'ultimi livelli dovrebbe far proseguire il recupero delle quotazioni fin verso i 36 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
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