Dopo aver iniziato a fare i conti con la perdita di quote di mercato a favore dei sempre più numerosi competitors del settore, ieri le azioni Tesla sono scese di oltre il 5% dopo che un rapporto ha affermato che gli ordini di veicoli della società in Cina sono diminuiti drasticamente il mese scorso. Le azioni Tesla intanto sono diminuite di circa il 15% da inizio anno e di oltre il 35% rispetto al loro massimo intraday del 25 gennaio. Vediamo i dettagli.
Tesla: dalla Cina tonfo degli ordini a maggio
Secondo il rapporto "The Information", gli ordini di veicoli Tesla sono diminuiti di quasi la metà a maggio rispetto ad aprile sul mercato orientale. Gli ordini netti mensili sono infatti calati a 9.800 veicoli contro i 18.000 di aprile. La CNBC al momento non ha confermato tale rapporto.
La fabbrica di Tesla a Shanghai dovrebbe avere la capacità di produrre circa 500.000 auto elettriche all’anno per consegne in Cina ed esportazioni in altre parti dell’Asia e dell’Europa. La società di veicoli elettrici di Elon Musk è stata alle prese con richiami e indagini sulla sicurezza in Cina. Si tratta anche di un contraccolpo di pubbliche relazioni a seguito di alcuni incidenti stradali di alto profilo, variazioni di prezzo e reclami sulla qualità da parte dei clienti cinesi.
Junheng Li, CEO di JL Warren Capital, ha dichiarato in una e-mail alla CNBC che anche se Tesla non ha parlato dei potenziali impatti della sua crisi delle pubbliche relazioni in Cina, si aspetta che saranno materiali.
JL Warren Capital ha stimato, in una nota del 1° giugno, che gli ordini di Tesla in Cina sono diminuiti di circa il 30% a maggio rispetto ad aprile. Una diminuzione non così significativa come il calo del 50% riportato da The Information.
Anche il competitor cinese di Tesla, NIO, ha visto diminuire le consegne a maggio a causa della carenza globale di semiconduttori. Ma un altro rivale delle due società, Xpeng, ha affermato di aver consegnato 5.686 auto a maggio, un aumento del 483% su base annua e del 10% rispetto al mese precedente.
Tesla richiama dalla Cina oltre 700 Model 3
Tesla ha anche annunciato il richiamo di oltre 700 unità della sua auto elettrica Model 3 esportate in Cina. La casa automobilistica di Elon Musk è stata anche sottoposta a un maggiore controllo normativo di recente, dopo una serie di rapporti negativi dei consumatori e dei media sui guasti ai freni e su incidenti vari.
Il richiamo reso noto ieri riguarda un totale di 734 veicoli prodotti nel 2019, ha dichiarato la State Administration for Market Regulation sul suo sito web, citando un piano di azione presentato da Tesla. Le auto hanno un problema alla cintura di sicurezza che potrebbe aumentare il rischio di lesioni ai passeggeri in caso di collisione o un problema relativo ai pneumatici che potrebbe aumentare il rischio di incidenti, ha affermato l'autorità di regolamentazione cinese. Tesla informerà i proprietari delle auto interessate e condurrà ispezioni e riparazioni gratuite.