I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna delle cautela sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime decisioni che verranno prese da Fed e Bce in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.800 punti, confermando sempre il suo trend primario al rialzo che dovrebbe spingere i corsi in direzione dei prossimi obiettivi situati sulla soglia dei 34.000 punti. Al contrario sarà solo con una discesa delle quotazioni sotto i 32.000 punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con un veloce obiettivo sui 31.750-31.650 punti e successivamente i 31.500 punti.
Tra i temi interessanti da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Snam, che ha presentato sia i conti del 2023 che l'outlook sull'anno in corso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Snam: ricavi in crescita del 16,8%, dividendo a 0,282€
In queste ore Snam ha comunicato i conti dell'anno passato che sono stati contrassegnati da numeri positivi per i principali indicatori economici e finanziari. Nello specifico il 2023 ha visto i ricavi crescere del 16,8% a 3,875 miliardi di euro grazie alla crescita dei ricavi regolati collegati alla realizzazione degli investimenti, agli incentivi output-based e al contributo del business dell’efficienza energetica. Per quanto riguarda l'Ebitda adjusted si registra una crescita dell'8% a 2,417 miliardi di euro, per effetto dell’aumento dei ricavi regolati e del contributo dei business legati alla transizione energetica, mentre l'Ebit vede un aumento superiore all'8% attestandosi a 1,477 miliardi di euro.
Nel corso dell'anno passato l'utile si è apprezzato dello 0,4% a 1,168 miliardi di euro, mentre gli investimenti hanno visto una crescita del 13,9% a 2,194 miliardi di euro. Nel dettaglio Il 61% degli investimenti totali è allineato ai Sustainable Development Goals e il 29% alla Tassonomia Europea. In aumento ma sotto la guidance è risultato l'indebitamento che si attesta a 15,27 miliardi di euro, principalmente dovuto agli investimenti finanziari e al pagamento del dividendo nel 2022. In scia a questi numeri è stato proposto un dividendo di 0,282 euro, in rialzo del 2,5% rispetto al 2022.
Nel corso della presentazione del dati il Gruppo ha anche confermato gli obiettivi per l'anno in corso che vedono investimenti pari a 2,9 miliardi di euro, di cui 2,7 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica, una RAB tariffaria pari a 23,8 miliardi di euro, l'Ebitda adjusted pari 2,7 miliardi di euro, un utile Netto adjusted pari a circa 1,18 miliardi di euro ed un debito netto pari a circa 17,6 miliardi di euro. Per raggiungere questi target il suo amministratore delegato Stefano Venier prevede che gli investimenti si svilupperanno su due direttrici.
Da una parte nelle infrastrutture lungo l’intera catena del valore, con la realizzazione della Dorsale Adriatica e delle stazioni di compressione dual fuel, il potenziamento e ottimizzazione del sistema di stoccaggio e di esportazione, la messa in esercizio della FSRU di Ravenna, lo sviluppo di GNL smallscale e l'ampliamento delle reti di stazioni a GNL-bio GNL e in prospettiva anche a idrogeno. Dall'altra con il contributo alla decarbonizzazione attraverso la piattaforma Energy Transition con lo sviluppo dei gas verdi, l’avvio del progetto per la dorsale dell’idrogeno italiana ed europea, lo sviluppo dell’infrastruttura per la CCS e l’ulteriore crescita delle attività volte a incrementare l’efficienza energetica.
Azioni Snam: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime sedute. La debolezza delle ultime tre giornate ha interrotto il rimbalzo del titolo Snam che si era innescato nelle vicinanze dei forti supporti situati nei pressi dei 4,27 euro. Nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta dei 4,47 euro, ex massimi degli ultimi 30 giorni, per riprendere la strada del rialzo in direzione dei top settimanali situati sui 4,54 euro ed in seguito spingersi verso i 4,60 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui quest'ultimi livelli dovessero essere messi alla spalle, per l'azione si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi prima verso i 4,67-4,68 euro ed in seguito in direzione dei 4,734 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 22 gennaio.
Al contrario una discesa sotto i 4,47 euro farebbe proseguire la fase discendente, che avrebbe come primo obiettivo i 4,4-4,37 euro e successivamente i minimi del 2023 situati in area 4,27 euro, nelle cui vicinanze troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend. Dal punto di vista operativo la violazione di quest'ultimi livelli andrebbe ad indebolire il quadro grafico di fondo, aprendo di conseguenza le porte a nuove discese prima verso i 4,20 euro ed in seguito verso la soglia dei 4 euro, livelli che l'azione non vede dall'ottobre del 2022.
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