Non si arresta il trend rialzista presente sui mercati azionari del Vecchio Continente che, con il focus sempre rivolto alle prossime decisioni che verranno prese dalle banche centrali in tema di tassi di interesse, chiudono la terza seduta della settimana in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib si spinge in direzione dell'area dei 34.000 punti, sopra i quali potremmo assistere ad ulteriori apprezzamenti prima verso i 34.250-34.300 punti e successivamente i 34.500 punti. Al contrario sarà solo con una discesa delle quotazioni sotto i 32.000 punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con un veloce obiettivo sui 31.750-31.650 punti e successivamente i 31.500 punti.
Tra le storie che hanno caratterizzato la giornata odierna troviamo quella che interessa ENI, con il gruppo energetico italiano che ha comunicato di aver concluso il buyback. Andiamo a vedere i dettagli.
ENI detiene il 5,3% del capitale dopo fine buyback
In tarda mattinata il cane a sei zampe ha comunicato che con gli acquisti effettuati fra il 4 e il 5 marzo scorsi è terminato il programma di acquisto da 2,2 miliardi di euro di azioni proprie partito il 4 settembre 2023. L'operazione era stata resa nota al mercato in occasione del Capital Markets Update del 23 febbraio 2023. Nell'ambito della seconda tranche conclusa in questi giorni, ENI ha acquistato 91.447.368 azioni proprie, che rappresentano il 2,71% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di 1.374.993.075,27 euro.
A seguito degli acquisti effettuati fino al 5 marzo, considerando le azioni proprie già in portafoglio, l'annullamento di 195.550.084 azioni proprie deliberato dall'assemblea il 10 maggio 2023 e l'assegnazione di azioni ordinarie ai dirigenti, ENI detiene azioni pari al 5,38% del capitale, corrispondenti a 181.668.440 azioni. Le azioni acquistate nell'ambito della seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie verranno annullate secondo le modalità e i tempi deliberati dell'assemblea lo scorso 10 maggio 2023. Ricordiamo infine che lo scorso mese di gennaio alcuni rumors indicavano che con la fine del buyback il Tesoro poteva essere pronto a vendere sul mercato un pacchetto vicino al 4% del capitale, per un valore vicino ai 2 miliardi di euro.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata odierna. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo ENI con i prezzi che, chiudendo in area 14,95 euro, si sono avvicinati alle forti resistenze poste sulla soglia dei 15 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, massimi degli ultimi 45 giorni, aprirebbe le porte per ulteriori allunghi prima in direzione dei 15,50-15,60 euro e successivamente verso i massimi degli ultimi 4 anni posti sui 15,80 euro. Nel caso in cui anche tali livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico con possibili nuovi allunghi prima verso i 16 euro ed in seguito in direzione dei 16,50 euro.
Al contrario una discesa dei corsi sotto i 14,60-14,50 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella a 200 giorni, dovrebbe riportare le quotazioni a mettere sotto pressione i minimi degli ultimi 5 mesi situati in area 14 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di quest'ultimi supporti, si avrebbe un indebolimento della struttura di fondo con possibili ulteriori correzioni prima verso i 13,68 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 9 agosto, e successivamente i 13,40 euro. Da sottolineare che fondamentale sarà la tenuta di tali sostegni, per evitare un test da parte del titolo sui minimi degli ultimi 6 mesi in area 13 euro.
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