Nonostante i nuovi record di Wall Street l'ultima seduta della settimana è stata all'insegna delle vendite sui listini azionari del Vecchio Continente, che chiudono le contrattazioni in generale ribasso. In questo contesto non si arresta la fase correttiva sul FTSE Mib che chiude la settimana in ribasso dello 0,5% in area 33.800 punti. Dal punto di vista operativo il mancato recupero dei 34.000 punti dovrebbe favorire ulteriori vendite, prima in direzione dei 33.500-33.550 punti e a seguire 33.300-33.250 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna a Piazza Affari hanno registrato una delle peggiori performance troviamo Recordati, che non ha beneficiato dei dati riguardanti i primi 9 mesi comunicati dal Gruppo farmaceutico. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Recordati: +11,1% l'utile netto nei primi 9 mesi
Nelle scorse ore Recordati ha comunicato i dati dei primi 9 mesi che, risultati in crescita rispetto al 2023, pongono le basi per il raggiungimento degli obiettivi finanziari per l'anno in corso. Nello specifico i ricavi hanno visto un aumento del 12% a 1,74 miliardi di euro, con un utile netto in crescita dell'11,1% a 338,4 milioni di euro.
Nel dettaglio i ricavi del settore Specialty & Primary Care salgono dell'11,1% a 1,094 miliardi, mentre il segmento Rare Diseases ha visto una crescita del 14,1% a 605,6 milioni. Nel periodo l'Ebitda ha visto una crescita dell'11,8%, con un margine che si attesta sugli stessi dell'anno passato al 38,2%. Per quanto riguarda l'Ebit ha visto un aumento del 9,7% a 539,5 milioni di euro, con un margine che scende dal 31,6% al 31%.
In crescita è risultato il Free Cash Flow che si apprezza di quasi il 10% a 434,3 milioni, mentre il debito è pari a 1,32 miliardi di euro, di poco inferiore a 1,6 volte l'Ebitda. In occasione della presentazione dei dati, il Gruppo ha confermato gli obiettivi per il 2024, che non comprendono il contributo di Enjaymo. Nel dettaglio i ricavi netti sono attesi tra 2,3-2,34 miliardi di euro, con un'Ebitda tra gli 845-865 milioni, con un margine nei pressi del 37%. Inoltre l'utile netto rettificato è compreso tra 560-580 milioni, con un margine del 24,5%.
Su questi dati un impatto minimo è atteso da Enjaymo, soggetto ai tempi di approvazione regolamentari. Ricordiamo che quest'ultimo ha generato ricavi di circa 100 milioni negli ultimi dodici mesi fino ad agosto 2024 e dovrebbe generare ricavi superiori ai 150 milioni di euro nell'esercizio 2025, con un potenziale picco di vendite pari a 250-300 milioni. Inoltre si prevede che l'operazione sarà immediatamente accretive a livello di Ebitda, con una redditività superiore all'attuale media del settore Rare Diseases a partire dal 2025.
Azioni Recordati: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come ha reagito l'azione dopo queste notizie. Con volumi più che doppi rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una giornata all'insegna delle vendite per il titolo Recordati che, chiudendo le contrattazioni in area 51 euro, si è avvicinato nell'intra ai minimi degli ultimi 3 mesi in area 49-49,30 euro.
L'eventuale perdita di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva innescatasi nelle ultime settimane, in direzione dei 48 euro e successivamente verso i minimi annuali situati nei pressi dei 47,50 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2022 e congiunge quelli di marzo dello scorso anno. Dal punto di vista operativo la violazione di questi sostegni non solo andrebbe ad indebolire la struttura grafica del titolo, ma aumenterebbe le possibilità di ulteriori correzioni in direzione dei 47 euro e a seguire i 46 euro.
Al contrario una conferma sopra i 50 euro dovrebbe porre le basi per un recuopero dell'azione, il cui primo obiettivo è situato sui 50,70 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente i massimi settimanali posti sui 51-51,50 euro. Il superamento di tali aree dovrebbe far proseguire gli acquisti prima in direzione dei 52 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, ed in seguito verso i 53 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 31 ottobre. Sarà lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli che aumenterebbero le possibilità per il titolo di andare a rivedere i suoi massimi posti in area 54,5-54,8 euro.
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