-
Tra i titoli che hanno avuto le migliori performance nel 2020 troviamo Pandora
-
La società si è affermata negli anni come terzo marchio di gioelli, dopo Cartier e Tiffany;
-
Gli analisti sono divisi sul titolo in Borsa, preoccupa l'alto prezzo raggiunto dai metalli preziosi
Nell'anno del Coronavirus tutti i titoli sui mercati finanziari hanno dovuto fare i conti con cali vertiginosi durante la fase più cruenta della pandemia. Poi, una volta che le misure del lockdown sono state allentate, le azioni hanno ripreso la loro marcia rialzista. Tra le società che hanno realizzato performance da capogiro nel 2020 spicca Pandora, leader danese specializzato nella produzione e rivendita di gioielli. Quest'anno le azioni dell'azienda sono cresciute del 64%, grazie alla fiducia da parte degli investitori sulle prospettive di crescita del marchio per gli anni a venire.
Un grande impulso è arrivato in particolare da due hedge fund, il Viking Global Investors LP e il WorldQuant LLC, che hanno via via ridotto le posizioni corte sulle azioni una volta che la pandemia ha cominciato a perdere forza e Pandora ha mostrato i primi segnali di ripresa. Interessante ricordare come a febbraio 2020 l'azienda fosse la più bersagliata dalle posizioni corte degli investitori istituzionali di tutto l'indice di Borsa Stoxx 600 Personal & Household Goods.
Pandora: chi è e che cosa fa
Pandora è una società fondata nel 1982 da Per Enevoldsen a Copenaghen. Inizialmente è nata come negozio a conduzione familiare di braccialetti, anelli e collane con ciondoli. Negli anni si è affermata su scala internazionale grazie alla capacità di personalizzazione dei propri prodotti di gioielleria. Oggi è il terzo produttore di gioielli al mondo per vendite dopo Cartier e Tiffany.
Da quando l'anno scorso vi è stato l'ingresso nell'azienda da parte dell'Amministratore Delegato Alexander Lacik, il marchio ha avuto un salto di qualità notevole, con l'EBIT Margin del 2019 che è arrivato al 27%. All'inizio di quest'anno la società ha effettuato un collocamento privato di azioni per sostenere il bilancio a causa di un'avvertita inversione di tendenza aziendale. È stato quindi messo a punto un piano di liquidità che si è rivelato importante per attutite l'impatto negativo che ha avuto la pandemia.
Significativa è stata la partecipazione al collocamento del fondo statale danese ATP che oggi ha un pacchetto azionario del 3,1%. Per quest'anno la società ha previsto un calo delle vendite del 20%, con un EBIT Margin compreso tra il 16% e il 19%. Il valore di mercato di Pandora è di circa 7,6 miliardi di dollari.
Azioni Pandora: sono da comprare in Borsa?
Dai minimi di marzo a 179,9 Corone danesi, le azioni Pandora sono cresciute fino a raggiungere una quotazione di 504,80, massimo dell'11 settembre. Nell'ultima settimana le quotazioni hanno subito una correzione, complice anche il calo generalizzato dei mercati. Ora il titolo veleggia intorno a 470 Corone e stamane, in scia alle vendite sulle Piazze europee, perde l'1,16%. Nonostante le previsioni sulle vendite e sul risultato economico da parte del management aziendale, alcuni analisti scommettono sulla società per il futuro.
Citigroup apprezza lo sforzo di contenimento dei costi e prevede un miglioramento sostanziale delle vendite se le condizioni di mercato non dovessero intorbidirsi. Gli analisti di Royal Bank of Canada invece sono più cauti, in quanto l'anno prossimo il titolo potrebbe essere penalizzato da un ritracciamento importante del prezzo dei metalli preziosi che ha raggiunto un livello molto elevato quest'anno. Nel complesso comunque, su ricerche effettuate da prestigiosi organi di stampa gli analisti sono divisi: 5 parteggiano per acquistare il titolo, 10 per tenerlo in portafoglio e 4 per venderlo.
Fa riflettere però il target price medio secondo gli esperti: 415 corone. Questo farebbe presagire che alla Borsa di Copenaghen le azioni Pandora potrebbero essere oggetto di vendite nei prossimi mesi, considerato il prezzo attuale.