Gli allarmi lanciati da Nvidia e ASML, che in queste ore hanno sottolineato di come i dazi possano offuscare le prospettive di crescita nel 2025, impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati in territorio negativo, anticipano un inizio di giornata all'insegna delle vendite sui mercati azionari europei. In questo clima volatile e in attesa delle decisioni che arriveranno domani dalla BCE, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in ribasso dell'1% in area 35.500 punti.
Dal punto di vista operativo, fondamentale per l'indice italiano sarà la tenuta dei 35mila punti, per evitare un nuovo indebolimento della quadro grafico di breve termine, con primi target ribassisti posti in area 34.800-34.750 punti e a seguire i 34.500 punti. Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo OVS, dopo che il gruppo nella serata di ieri ha comunicato i conti del 2024. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
OVS: nel 2024 ricavi in crescita del 6,2%
Nella serata di ieri OVS ha comunicato i conti del 2024, che hanno visto ricavi in crescita del 6,2% a 1,63 miliardi di euro e un margine commerciale che si è spinto al 58,2%, in aumento di 90 punti base rispetto all’anno precedente.
La combinazione di maggiori vendite e miglior margine hanno avuto un impatto sull’Ebitda cresciuto del 7,2% a 195,3 milioni di euro, mente l’Ebit è aumentato dell'8,3% a 129 milioni di euro. Per quanto riguarda l'utile è salito del 2,6% a 77,9 milioni di euro.
Nel corso del 2024 la generazione di cassa si è apprezzata del 7% a 68,6 milioni di euro, mentre la leva finanziaria si conferma a 0,8 sull'Ebtida, dopo dividendi per oltre 25 milioni di euro e un buy back per 46,1 milioni di euro. Al 31 gennaio 2025 l’indebitamento netto reported si è attestato a 1,18 miliardi di euro, rispetto agli 1,14 miliardi di inizio esercizio.
In scia a questi dati il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo relativo all’esercizio 2024, pari a 0,11 euro per azione, in aumento del 57% rispetto al 2023. Inoltre è stato approvato la prosecuzione dell’attuale piano di buyback per ulteriori 10 milioni.
Nel corso della presentazione dei dati, la società ha fornito un outlook per il 2025 che vede un Ebitda in ulteriore crescita nel 2025, grazie non all’atteso incremento delle vendite, conseguente ai progetti di prodotto e di sviluppo rete, ma anche per normalizzazione metereologica rispetto all’anomalia che aveva caratterizzato il bimestre maggio-giugno dello scorso anno. Inoltre in relazione ai dazi sulle esportazioni in Usa, l’assenza di vendite nel mercato americano rende Ovs non esposta a questi problemi.
Allo stesso tempo i dazi imposti sui Paesi asiatici stanno determinando una maggiore disponibilità da parte dei fornitori verso clienti europei, creando opportunità di approvvigionamento più favorevoli. Infine il rafforzamento dell’euro sul dollaro dovrebbe impattare positivamente sui conti del gruppo guidato da Stefano Beraldo.
Azioni OVS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio termine sulle azioni OVS. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, è stata una seduta caratterizzata da acquisti quella di ieri per il titolo OVS che, con un rialzo superiore al 2%, si porta in direzione dei 3,15 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, ex supporti del 2025 violati nelle scorse ottave e dove transita l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbe far proseguire il recupero delle azioni prima verso i 3,20 euro e successivamente in direzione dei massimi dell'ultimo mese in area 3,28-3,30 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si dovrebbe avere una continuazione del recupero verso i prossimi obiettivi situati sui 3,40 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile a 50 giorni.
Al contrario la mancata conferma oltre i 3,15, andrebbe a catalogare il movimento delle ultime giornate come un normale rimbalzo tecnico, anticipatore di un nuovo movimento correttivo. In questo caso dovremmo aspettarsi nuove discese prima in direzione dei 3,10 euro e a seguire verso la soglia psicologica dei 3 euro, minimi della settimana in corso e dove transita la media mobile di lungo periodo.
La perdita di questi supporti farebbe proseguire la fase discendente, con prossimi obiettivi i 2,90-2,85 euro e successivamente i minimi degli ultimi 5 mesi toccati la scorsa settimana in area 2,70 euro. L'eventuale violazione di questi ultimi livelli andrebbe a indebolire ulteriormente il quadro grafico di medio periodo, con prossimi target i 2,65 euro e a seguire i minimi toccati nel settembre del 2024 in area 2,62 euro.
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