Il 2025 è iniziato a un ritmo molto più blando rispetto al passato per le
azioni Nvidia. Il gigante dei chip di ultima generazione ha registrato cinque sedute consecutive di forti vendite a Wall Street, dopo che alcuni venti contrari hanno soffiato contro l'azienda. Si tratta di un andamento che non si addice al percorso che ha portato a
un incremento di 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione in poco più di due anni.
All'orizzonte vi sono delle insidie che possono mettere in dubbio il dominio assoluto di Nvidia nel mercato dei semiconduttori, o quantomeno la straordinaria crescita dei ricavi che l'azienda ha avuto in questi anni. La concorrenza si sta attrezzando per conquistare una fetta di mercato più ampia in merito ai chip legati all'intelligenza artificiale, mentre gli Stati Uniti stanno esercitando forti pressioni per limitare la vendita dei processori più avanzati in Paesi chiave come la Cina.
I ricavi di Nvidia, poi, sono dipendenti per quasi il 50% dalle Big Tech come Microsoft, Amazon, Alphabet e Meta Platforms. Questi stanno effettuando investimenti miliardari sull'intelligenza artificiale, favorendo i chip di fascia alta del colosso di Santa Clara. Le società si prevede spenderanno in conto capitale fino a 257 miliardi di dollari quest'anno, rispetto ai 209 miliardi di dollari del 2024. Il punto è cosa potrebbe succedere se tali programmi dovessero cambiare nel caso in cui i ritorni dagli investimenti non risultassero in linea con le aspettative.
Tra l'altro, questi giganti della tecnologia stanno cercando di sviluppare chip interni per smarcarsi dalla dipendenza dei semiconduttori molto costosi del loro principale fornitore. "Ad un certo punto avremo bisogno di vedere nuove applicazioni guidare l'accelerazione dei ricavi per altre società affinché questo investimento continui", ha detto Gil Luria, responsabile della ricerca tecnologica presso D.A. Davidson.
Nvidia: gli investitori continuano a comprare le azioni
Le azioni Nvidia continuano però a essere comprate a Wall Street. Le ragioni possono essere diverse. Innanzitutto, gli investitori sono fiduciosi che le spese per l'AI (Artificial Intelligence) continueranno a ritmo serrato. "La rivoluzione dell'intelligenza artificiale sarà una strada lunga con molte buche", ha affermato Kevin Mahn, Chief investment officer di Hennion & Walsh Asset Management. "Ci sono ancora margini di crescita, anche se dovremmo assistere a una maggiore volatilità", ha aggiunto.
In secondo luogo,
la concorrenza è ancora parecchio indietro. Per quanto stanno cercando di farsi strada, i competitor non si avvicinano nemmeno lontanamente ai chip all'avanguardia della società guidata da
Jensen Huang. Nvidia sta accelerando il ritmo del lancio di nuove linee di chip, come quello di ultima generazione
Blackwell. Inizialmente ha dovuto affrontare alcune sfide di produzione che ne hanno rallentato l'uscita, ma Huang ha promesso che le spedizioni inizieranno nel trimestre in corso, con una domanda molto forte che supererà l'offerta per diversi trimestri.
Un terzo motivo per cui gli operatori di mercato comprano le azioni attiene ai multipli. Le azioni Nvidia non sono costose rispetto alla media dell'ultimo decennio. Oggi scambiano a circa 31 volte gli utili attesi per i prossimi 12 mesi, al di sotto delle 34 volte della media citata, nonostante il rally spaventoso degli ultimi anni. Questo grazie al fatto che gli utili attesi sono costantemente aggiornati al rialzo. Tuttavia, rimane l'incognita di quanto tempo ancora gli investitori pagheranno per le prospettive di crescita radiose dell'azienda.