In una nuova giornata ricca di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei.
Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 28.150 punti sempre vicino ai forti supporti situati sulla soglia dei 28.000 punti. Ricordiamo che la perdita di tali supporti, potrebbe far proseguire la fase correttiva prima verso i 27.750 punti e successivamente in direzione dei minimi degli ultimi mesi situati nei pressi dei 27.500 punti. Al contrario solo con il ritorno dei prezzi sopra i 28.500-28.600 punti si avrebbe un allentamento della pressione ribassista, con primi obiettivi i 28.750-28.800 punti e a seguire le forti resistenze situate in area 29.000 punti.
Tra i temi da seguire oggi troviamo Nike, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati del primo trimestre fiscale. Andiamo a leggerli nello specifico.
Nike: utile primo trimestre a 1,45 miliardi di dollari
Nella serata di ieri la multinazionale a stelle e strisce che produce abbigliamento, calzature e accessori sportivi, ha comunicato i dati del primo trimestre fiscale che si è concluso lo scorso 31 agosto. Nello specifico l'azienda ha viso un utile passare dagli 1,467 miliardi di dollari di un anno fa agli attuali 1,45 mliardi di dollari, con un fatturato in aumento a 12,94 miliardi di dollari rispetto ai 12,68 miliardi che si erano avuti nello stesso periodo di un anno fa. Ricordiamo che gli analisi si aspettavano un fatturato a 12,98 miliardi di dollari e sul mancato raggiungimento dei target ha pesato il rallentamento della domanda da parte dei consumatori non solo per la concorrenza dei competitors ma anche per una spesa che inizia a diminuire.
Nel periodo in corso il margine lordo scende dal 44,3% all'attuale 44,2%, battendo però in questo caso le attese degli analisti che erano poste al 43,7%. In questo contesto nel periodo giugno-agosto 2023 l'utile per azione passa dagli 0,94 dollari agli 0,95 dollari per azione. Infine per quanto riguarda le aree geografiche buone notizie arrivano dall'Asia, Cina compresa, mentre un rallentamento si è avuto nel Nord America.
Azioni Nike: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese per l'apertura odierna dell'azione a Wall Street. Dopo la cautela della seduta di ieri in attesa dei dati trimestrali, la seduta odierna dovrebbe aprirsi all'insegna degli acquisti per il titolo Nike, con i prezzi che dovrebbero spngersi oltre la soglia dei 95 dollari. Il movimento odierno non va però a modificare quel trend ribassisita che sta contrassegnando gran parte dell'anno in corso, considerando che l'azione ad inizio del 2023 scambiava nei pressi dei 130 dollari.
Dal punto di vista operativo per avere un primo segnale di positività le quotazioni dovrebbero portarsi oltre le prime resistenze situate sui 97 dollari, sopra i quali si potrebbe avere allunghi in direzione della soglia dei 100 dollari e a seguire verso i 103 dollari. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate e nei cui pressi troviamo sia la media mobile a 50 giorni che la trendline discendente che parte dai top dello scorso mese di aprile, si aprirebbero le porte per ulteriori apprezzamenti prima verso i 110 dollari e successivamente in direzione dei 114 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Al contrario tutti i rimbalzi che non riportassero le quotazioni oltre i 97 dollari, potrebbero essere sfruttate per aprire eventuali posizioni short con un primo obiettivo il ritorno sui minimi annuali situasi sugli 88,66 dollari. Nel caso in cui questi supporti dovessero essere violati si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico, con possibili discese fin verso i minimi del settembre dello scorso anno posti nei pressi degli 82 dollari. Nel caso si verificasse questa view, fondamentale diventerebbe la tenuta di quest'ultimi supporti per evitare una continuazione delle vendite che potrebbero estendersi fin verso i minimi del 2020 in area 60 dollari.
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