I prezzi alla produzione statunitensi risultati più robusti della attese indeboliscono i mercati azionari europei che, sui timori di una Federal Reserve che possa ulteriormente ritardare il taglio dei tassi di interesse, chiudono in ordine sparso e lontani dai massimi intra.
In questo contesto il FTSE Mib, dopo essersi spinto fin verso i 31.945 punti, chiude l'ultima seduta della settimana nei pressi dei 31.750 punti. Dal punto di vista operativo una discesa dei corsi sotto i 31.600 punti dovrebbe innescare delle prese di beneficio, con un primo obiettivo situato sui 31.330-31.250 punti e successivamente la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie da seguire in queste ore ci spostiamo a Wall Street con il titolo Nike, che nelle scorse ore ha comunicato un taglio alla sua forza lavoro. Scopriamo i dettagli.
Nike: taglia il 2% della forza lavoro
Il colosso statunitense dell'abbigliamento sportivo ha comunicato di tagliare circa il 2% della sua forza lavoro, con l'obiettivo di ridurre le spese dopo che la domanda di scarpe e sneakers è tornata ad essere sotto pressione. Ricordiamo che già nello scorso mese di dicembre Nike aveva avvisato il mercato di aver messo in campo un piano di risparmio di quasi 2 miliardi di dollari nel corso dei prossimi 3 anni.
Questo comprendeva sia il taglio di alcuni prodotti che la riduzione dei livelli di gestione con l'intenzione di andare a risparmiare quasi 2 miliardi di dollari. Nello specifico i tagli dovrebbero iniziare fin da subito e che una seconda fase dovrebbe essere completata entro la fine del prossimo mese di marzo. In questo contesto non dobbiamo neanche dimenticare la presenza sul mercato di altri competitors, che ha spinto alcuni rivenditori Nike a tagliare i prezzi di un numero doppio di sneakers rispetto a due anni prima.
A questo proposito alla fine dello scorso mese di dicembre il suo Direttore Finanziario, Matthew Friend, aveva sorpreso gli investitori tagliando le previsioni di vendita annuali per quanto riguarda il 2024. In quell'occasione era stato anche comunicato che l'azienda era alle prese con un "mercato altamente promozionale", in particolare nel suo business online, e che avrebbe intensificato i piani per ridurre l'offerta di "franchising chiave" in presenza di una domanda incerta da parte dei consumatori.
Azioni Nike: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sta muovendo l'azione a Wall Street. E' un ultima seduta di ottava all'insegna delle vendite per il titolo Nike, con le quotazioni che scendono sotto i primi supporti di breve periodo posti sui 104 dollari. Dal punto di vista operativo una conferma dei corsi sotto tali livelli dovrebbe fra proseguire la fase correttiva in direzione dei minimi del 2024 situati sulla soglia psicologica dei 100 dollari.
Nel caso in cui anche tali sostegni, dove peraltro troviamo l'indicatore daily del Supertrend, dovessero essere violati si avrebbe una riattivazione di quel trend ribassista innescatosi lo scorso 22 dicembre e che avrebbe come prossimi target i 95-94,5 dollari. Fondamentale diventerà la tenuta di tali supporti, per evitare al titolo di andare a chiudere l'ampio gap-up lasciato aperto lo scorso 29 settembre in area 89,78 dollari.
Al contrario solo con il superamento dei massimi di questa settimana situati sui 107 dollari, nelle cui vicinanze transitano sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, che si avrebbero degli allunghi in direzione dei 110 dollari. Importante sarà il superamento di queste aree resistenziali, in quanto l'azione si aprirebbe le porte per andare a chiudere quell'ampio gap ribassista lasciato aperto in area 121,3 dollari. Il superamento di quest'ultimi livelli farebbe aumentare le possibilità di ulteriori acquisti, i quali potrebbero spingere i prezzi a rivedere i massimi dell'anno passato situati sui 131 dollari.
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