Dopo una partenza all'insegna della debolezza tornano a rafforzarsi i principali mercati azionari del Vecchio Continente, che chiudono la seconda seduta della settimana in generale territorio positivo. In questo contesto allunga al rialzo anche il FTSE Mib con i prezzi che si portano in area 32.700 punti. Nel breve termine le attese sono per una continuazione degli acquisti che dovrebbero proiettare le quotazioni in direzione dei prossimi obiettivi situati sulla soglia dei 33.000 punti. Al contrario solo con una discesa dei corsi sotto i 31.600 punti che si avrebbero nuove prese di beneficio, con un primo target situato sui 31.330-31.250 punti e successivamente la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie interessanti da seguire in queste ore ci spostiamo a Wall Street con il titolo Macy's, dopo che la società ha comunicato i dati del 4° trimestre e dell'intero 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Macy's: 2023 caratterizzato da un calo della domanda
Nelle scorse ore Macy's, società statunitense di vendite al dettaglio, ha comunicato i dati del quarto trimestre e dell'intero anno conclusosi lo scorso 3 febbraio, che è stato contrassegnato da un calo della domanda. Per quanto riguarda l'ultima parte dell'anno, l'azienda ha registrato un fatturato di 8,12 miliardi di dollari rispetto agli 8,264 miliardi di dollari di un anno fa. Nel periodo in corso il fatturato è stato di 8,375 miliardi di dollari in discesa rispetto agli 8,583 miliardi di dollari di dodici mesi prima. La perdita netta è stata di 71 milioni di dollari rispetto all'utile netto di 508 milioni che si era avuto nello stesso periodo dell'anno precedente. In questo contesto la perdita per azione è stata di 0,26 dollari rispetto all'utile per azione di 1,87 dollari di un anno fa.
Per quanto riguarda l'intero anno, il fatturato è stato di 23,092 miliardi rispetto ai 24,442 miliardi del 2022, mentre l'utile netto è stato di 105 milioni, rispetto agli 1,177 miliardi dell'anno precedente. L'utile per azione passa dai 4,28 dollari agli attuali 0,38 dollari. In occasione della presentazione dei dati il management ha dichiarato che entro il 2026 è prevista la chiusura di 150 negozi e tutto ciò si aggiunge alla decisione presa lo scorso gennaio di chiudere cinque negozi e tagliare 2.350 posti di lavoro, pari al 3,5% della sua forza lavoro complessiva. L'azienda ha anche dichiarato che aprirà 15 sedi Bloomingdale's e almeno 30 nuovi negozi Bluemercury nei prossimi tre anni, per accelerare la crescita dei suoi marchi di lusso più performanti.
Per quanto riguarda infine l'anno fiscale 2024, l'azienda prevede vendite nette comprese tra 22,2 e 22,9 miliardi di dollari, rispetto alle attese degli analisti poste a 22,95 miliardi di dollari, con un utile per azione posto tra 2,45 e 2,85 dollari, rispetto ad attese situate a 2,76 dollari.
Azioni Macy's: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione in queste ore a Wall Street. La decisione sia di chiudere alcuni negozi che tagliare i posti di lavoro impattano positivamente sul titolo Macy's, che con un guadagno superiore al 3,5% si porta in direzione dei 20 dollari. Il movimento odierno, accompagnato da volumi, avvicina le quotazioni sui massimi degli ultimi mesi, toccati lo scorso mese di dicembre in area 21,25 dollari, sopra i quali si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico. Nel caso si realizzasse tale view dovremmo assistere ad un ulteriore allungo delle quotazioni prima verso i 22 dollari e successivamente in direzione dei 22,5-23 euro. Nel caso in cui l'azione dovesse lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, aumenterebbero le chance di andare a rivedere i massimi dello scorso anno posti sulla soglia dei 25 dollari.
Al contrario solo con la perdita dei 18 dollari, che rappresentano i minimi del mese in corso, che l'azione aprirebbe le porte per andare a mettere sotto pressione i minimi del 2024 situati sulla soglia dei 17 dollari. Dal punto di vista operativo la violazione di questi supporti andrebbe ad indebolire la struttura grafica di fondo aprendo le porte per nuove discese prima verso i 16 dollari ed in seguito in direzione della media mobile di lungo periodo che transita nei pressi dei 15,30 dollari.
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