In una giornata ricca di dati macro-economici provenienti da Europa ed USA, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei top degli ultimi 16 anni situati sui 32.700 punti, confermando il suo trend primario al rialzo che potrebbe spingersi durante le prossime sedute in direzione dei prossimi obiettivi situati nei pressi dei 33.000 punti. Al contrario solo con una discesa dei corsi sotto i 31.600 punti che si avrebbero nuove prese di beneficio, con un primo obiettivo situato sui 31.330-31.250 punti e successivamente la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie da seguire a Piazza Affari troviamo Leonardo, che nella giornata di ieri non solo ha siglato un nuovo contratto ma ha anche comunicato i dati della sua controllata statunitense. Andiamo a scoprire il tutto.
Leonardo: conti DRS e accordo con Singapore
Nella giornata di ieri Leonardo ha comunicato che in occasione del Singapore Airshow, di aver sottoscritto con la Defence Science and Technology Agency, l’Agenzia per la Scienza e la Tecnologia della Difesa di Singapore, un Memorandum of Understanding. Nello specifico la partnership vedrà le due organizzazioni collaborare per far progredire l’innovazione tecnologica, promuovere lo sviluppo dei talenti e costruire la supportabilità a lungo termine dei sistemi Leonardo utilizzati dalle Forze Armate di Singapore.
In base al Mou, Defence Science and Technology Agency collaborerà con Leonardo non solo per sfruttare l’esperienza dell’azienda nelle armi navali e nelle tecnologie subacquee per esplorare casi d’uso per il contesto di Singapore, ma anche ad addestrare i talenti locali attraverso programmi di tirocinio e corsi di formazione tecnica nelle aree di competenza di Leonardo. Inoltre, entrambe le parti esploreranno la possibilità di costruire un supporto tecnico per migliorare ulteriormente il livello di servizio del sistema.
Sempre nella giornata di ieri la controllata statunitense di Leonardo, DRS, ha comunicato i dati del quarto trimestre. Nello specifico l'azienda ha registrato un fatturato di 926 milioni di dollari rispetto agli 820 milioni di dollari dello stesso periodo di un anno fa, con un utile netto che si è attestato a 74 milioni di dollari rispetto ai 65 milioni di dollari di un anno fa.
In questo contesto l'utile per azione è stato di 0,28 dollari sugli stessi livello del 2022. Per quanto riguarda l'intero 2023 i ricavi sono cresciuti del 5% a 2,8 miliardi di dollari, mentre l'utile, in scia a proventi straordinari che si erano avuti nel 2022, chiude in ribasso del 59% a 168 milioni di euro. Per quanto riguarda il 2024 l'utile per azione è atteso a 0,82 dollari, con ricavi posti nei pressi dei 3 miliardi di dollari ed un'Ebitda situato nel range 365-390 milioni di dollari.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. Con volumi in calo rispetto alle sedute precedenti quella di ieri è stata una seduta all'insegna delle prese di beneficio per il titolo Leonardo, con i prezzi che chiudono le contrattazioni in area 19,50 euro. Il movimento di ieri non cambia il trend primario che rimane sempre impostato al rialzo e le attese sono per un ritorno in direzione dei massimi di periodo situati sulla soglia dei 20 euro, che rappresentano i top degli ultimi 17 anni.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare ulteriormente il quadro grafico, aprendo di conseguenza la porta per ulteriori allunghi in direzione dei 21,50 euro, livelli toccati dal titolo nel marzo del 2007. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio in direzione dei 18 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto quest'ultimi supporti potrebbe spingere l'azione prima verso gli ex massimi dello scorso mese di gennaio situati sui 17,50 euro e successivamente in direzione dei minimi del mese in corso posti sulla soglia dei 16 euro. Nel caso in cui quest'ultimi sostegni dovessero cedere alla vendite, si avrebbe una continuazione della fase correttiva che avrebbe come prossimo obiettivo l'area dei 15 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di ottobre.
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