L'ultima seduta della settimana è stata all'insegna della debolezza sui mercati azionari del Vecchio Continente che, dopo una mattinata in territorio positivo, hanno chiuso le contrattazioni in ordine sparso. Con il focus che inizia a essere rivolto alle decisioni che mercoledì prossimo verranno prese dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse,
Il FTSE Mib ha terminato la giornata sugli stessi livelli della chiusura di ieri in area 35.850 punti. Dal punto di vista operativo non cambia la view sul listino italiano, che solo con il superamento dei 35.000 punti invierebbe un ulteriore segnale di forza con prossimi obiettivi i 35.200-35.300 punti e a seguire l'area dei 35.500 punti.
Al contrario un ritorno dei corsi sotto i primi sostegni di breve termine posti sui 34.500 punti, dovrebbe aprire la strada a nuove prese di beneficio, con primi obiettivi i 34.300-34.250 punti e successivamente la soglia dei 34.000 punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari hanno visto un aumento della volatilità troviamo Leonardo, con la società che in queste ore ha comunicato un importate accordo. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Leonardo: JV con BAE e JAIEC per caccia di 6^ generazione
Nelle scorse ore Leonardo ha comunicato un importante accordo che dovrebbe dare il via alla costruzione di caccia di nuova generazione. Questo è stato raggiunto con la britannica BAE Systems e la nipponica Japan Aircraft Enhancement, in una joint venture paritaria in cui ogni società avrà una quota del 33,3%. Fino a oltre il 2070 la nuova società si occuperà di progettazione, sviluppo e consegna dei nuovi caccia nell’ambito del Global Combat Air Programme.
La joint venture, che sarà soggetta alle approvazioni normative, sarà costituita entro la metà del prossimo anno e, in base agli accordi di governance, il Gruppo guidato da Roberto Cingolani esprimerà il primo amministratore delegato. L’accordo si basa su una solida collaborazione trilaterale già avviata in ambito GCAP fin dal dicembre 2022 tra i Governi e le industrie della difesa di Italia, Regno Unito e Giappone.
L'obietto della JV è fare in modo che i caccia di sesta generazione vadano progressivamente a sostituire gli Eurofighter sviluppati dall'Italia e da Leonardo, nel consorzio che comprende anche Regno Unito, Germania e Spagna.
Avviato nel 2022, il programma GCAP ha già coinvolto 450 enti della catena di fornitura a livello nazionale, con un volume di lavoro erogato di quasi 200 milioni di euro per la ricerca e sviluppo. A oggi vede impegnate quasi 3 mila persone in Italia e 9 mila complessivamente nei tre Paesi coinvolti.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sono mosse le azioni Leonardo in questa giornata di contrattazioni di Borsa italiana. Con volumi in contrazione non solo rispetto alla media giornaliera mensile ma anche nei confronti delle ultime sedute, è stata una giornata in leggero ribasso per il titolo Leonardo che ha chiuso le contrattazioni nei pressi dei valori di 24 ore fa in area 25,75 euro.
Con un'impostazione primaria che rimane solidamente confermata al rialzo, l'eventuale perdita dei 25 euro potrebbe spingere le quotazioni verso i forti supporti ed ex massimi dello scorso mese di giugno posti nei pressi dei 24,50 euro. La tenuta di questi livelli potrebbe rappresentare una nuova occasione di acquisto e l'eventuale movimento ribassista essere letto come un normale pullback discendente di breve termine.
In questo caso dovremmo assistere al ritorno degli acquisti, con obiettivi prima i 26 euro e successivamente i top degli ultimi decenni situati sui 26,80 euro. Nel caso in cui questi ultimi livelli, dove peraltro transita l'indicatore daily del Supertrend, dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con possibili apprezzamenti prima sui 27,5 euro e a seguire la soglia dei 28 euro.
Al contrario la violazione dei 24,50 euro dovrebbe far partire una fase correttiva più marcata, con un primo obiettivo ribassista i 23,70 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e in seguito i 23 euro. La perdita di tali supporti farebbe proseguire le vendite in direzione dei 22,50-22,45 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Sotto sarebbe da attenzionare l'area dei 21-20,9 euro, livello dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di luglio 2023 e congiunge quelli di dicembre dello scorso anno. Fondamentale diventerebbe la tenuta dei livelli appena segnalati, per evitare di andare a rivedere i minimi degli ultimi 5 mesi posti sui 20-19,8 euro
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