Intesa Sanpaolo ha pubblicato i risultati finanziari relativi ai primi tre mesi dell’anno. Secondo il board dell’istituto di credito i numeri del primo trimestre 2021 sono pienamente in linea con l’obiettivo di un utile netto del 2021 superiore a 3,5 miliardi di euro.
Il management del gruppo ha inoltre fornito un aggiornamento sulla politica dei dividendi che resta subordinata alle indicazioni che verranno fornite dalla Banca centrale europea in merito alle politiche dei dividendi successive al 30 settembre 2021, data al quale avrà termine la raccomandazione del 15 dicembre 2020. Vediamo tutti i dettagli.
Intesa Sanpaolo: i numeri del primo trimestre 2021
L’utile netto è risultato pari 1,516 miliardi di euro che si confronta con i 393 milioni del quarto trimestre 2020, escludendo le componenti relative all’acquisizione di UBI Banca e 1,151 miliardi registrati nel primo trimestre 2020. L’utile netto ha battuto le attese degli analisti ferme a 1 miliardo. Il risultato corrente lordo è aumentato del 22,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Il risultato della gestione operativa è calato dell’1,4% a 2,92 miliardi di euro dai 2,96 miliardi. Il cost/income ratio nel primo trimestre 2021 è pari al 46,5%, rispetto al 57,8% del 4° trimestre dello scorso anno e al 46,9% del 1° trimestre 2020.
I proventi operativi netti sono stati pari a 5,46 miliardi di euro, in aumento di quasi il 9% rispetto ai 5,01 miliardi del quarto trimestre 2020 e in flessione del 2% rispetto ai 5,57 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
Le commissioni nette sono risultate in crescita dell8,9% rispetto al primo trimestre 2020, mentre i costi operativi operati sono diminuiti del 2,6% nello stesso periodo di osservazione. I crediti deteriorati lordi sono diminuiti dello 0,8% negli ultimi tre mesi e di circa 32 miliardi da fine 2017 superando di circa 6 miliardi di euro l’obiettivo di riduzione di 26 miliardi previsto per l’intero quadriennio del piano di impresa 2018-2021.
L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è risultata pari al 4,4% al lordo delle rettifiche e al 2,3% al netto, il costo del rischio del primo trimestre 2021 annualizzato è sceso a 35 centesimi di punto. I conti dei primi tre mesi del 2021 evidenziano un elevata patrimonializzazione, largamente superiore ai requisti normativi.
Il CET 1 ratio al 31 marzo 2021, deducendo dal capitale i dividendi maturati nel primo trimestre 2021 (1,061 miliardi di euro) è risultato pari al 14,9% secondo i criteri transitori per il 2021, 14,4% a regine e pari a 15,7% pro-forma a regime.
IntesaSanpaolo ha segnalato inoltre che al 31 marzo 2021 le operazioni di finanziamento con la BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari a circa 119 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III.
I risultati, afferma la banca guidata da Carlo Messina, confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di “affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da Covid-19 e sono pienamente in linea con l’obiettivo di un utile netto per l’anno ampiamente superiore a 3,5 miliardi di euro”.
"Noi, come Intesa Sanpaolo, anche in questo delicato momento per il Paese siamo pronti ad essere un punto di riferimento per una crescita sostenibile e inclusiva grazie agli oltre 400 miliardi di prestiti a medio e lungo termine che renderemo disponibili a imprese e famiglie a supporto del PNRR. Il ruolo di forte spinta alla ripresa della crescita che Intesa Sanpaolo potrà giocare si basa sui livelli di efficienza, redditività e solidità, che ci collocano ai vertici di settore in Europa", ha detto l'AD Carlo Messina commentando i risultati del primo trimestre 2021.
Intesa Sanpaolo: politica dividendi e outlook 2021
Il board di IntesaSanpaolo ha inoltre fornito un aggiornamento sulla politica dei dividendi. Oltre ai 694 milioni di dividendi cash per il 2020 da distribuire questo mese, in linea con il Piano di Impresa 2018-2021, il board prevede a valere sui risultati del 2020, una distribuzione cash da riserve, possibilmente entro la fine di quest’anno, che aggiungendosi ai predetti dividendi porti al pagamento di un ammontare complessivo corrispondente a un payout ratio pari al 75% dei 3,51 miliardi di euro di utile netto rettificato.
A valere sui risultati del 2021, la banca guidata da Carlo Messina punta al pagamento di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto, da distribuire in parte come acconto nell’anno in corso (1,06 miliardi di euro già maturati nei primi tre mesi del 2021).
Il Cda ha ricordato che queste indicazioni restano subordinate all’operato della BCE in merito alle politiche dei dividendi successivamente al 30 settembre 2021, termine della raccomandazione del 15 dicembre 2020.
Per il 2021 il management di Intesa Sanpaolo stimano che l’utile netto possa risultare ampiamente superiore ai 3,5 miliardi di euro. Inoltre, considerando la politica dei dividendi a valere sui risultati del 2020 e del 2021, il management ha confermato il mantenimento della solidità dei coefficienti patrimoniali, con un CET 1 ratio a regime nel 2021 minimo al 13% pro-forma (12% non pro-forma).