Il rinnovato ottimismo che si respira a Wall Street, grazie alle nuove previsioni di crescita comunicate da AMD nella serata di ieri, ha sostenuto anche oggi i mercati azionari europei che hanno chiuso le contrattazioni in generale territorio positivo.
Con un Dax che ha guadagnato l'1,16% e il Cac 40 che si è portato sui nuovi massimi, il FTSE Mib ha rinnovato i top degli ultimi 25 anni chiudendo la terza seduta della settimana in guadagno dello 0,8% a 44.792,64 punti. Dal punto di vista operativo prosegue il rafforzamento dell'indice italiano, atteso nelle prossime sedute al test dei 45 mila punti, livelli dove è possibile una fase di consolidamento utile per scaricare gli eccessi dell'ultimo rally.
Tra i titoli che nella seduta odierna hanno visto una volatilità in aumento troviamo Hera, nel giorno in cui l'azienda ha comunicato i conti dei primi 9 mesi. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Hera: nei 9 mesi ricavi in aumento del 10,6%
Nelle scorse ore Hera, multiutility emiliana, ha comunicato i conti dei primi 9 mesi del 2025 che sono stati contrassegnati sia da un aumento dei prezzi delle commodity energetiche che da un incremento degli investimenti sia nei settori regolati sia nei business a mercato.
In questo contesto i ricavi sono cresciuti del 10,6% a 9,37 miliardi di euro, mentre l'utile netto è aumentato del 4% attestandosi a 324,6 milioni di euro. Il margine operativo lordo è rimasto stabile rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1,037 miliardi di euro, con la minore marginalità delle aree energia che è stata compensata dai risultati positivi registrati da Hera nel ciclo idrico e nei servizi ambientali.
Da sottolineare che nel 2024 il gruppo aveva beneficiato di quasi 85 milioni di euro di marginalità, legate a opportunità temporanee non ricorrenti. Depurato da tali effetti, il margine operativo lordo al 30 settembre 2025 sarebbe cresciuto del 9%, superiore al tasso di crescita medio annuo del 7% previsto dal Piano industriale al 2028.
Nel corso dei 9 mesi gli investimenti operativi sono cresciuti dei 18,8% a 666,8 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 4,147 miliardi di euro e il rapporto debito netto/MOL a 2,6x. In aumento il ritorno sul capitale investito, con il ROI al 9,9%.
Azioni Hera: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Hera sulla Borsa italiana. È stata una giornata volatile e all'insegna della debolezza per il titolo Hera che, con un calo di oltre l'1%%, ha chiuso le contrattazioni in area 3,94 euro.
Con un trend di medio periodo che rimane confermato al rialzo, sarà solo con il superamento dei 4 euro che si avrebbe un ulteriori segnale di forza. In questo caso il prossimo obiettivo sarebbe situato sui 4,13 euro e a seguire i 4,25 euro.
Nel caso in cui anche tali aree dovessero essere lasciate alle spalle, le azioni dovrebbero proseguire il loro recupero verso i top annuali posti sui 4,45 euro. Il superamento di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico, con prossimi obiettivi i top assoluti situati sui 4,50 euro.
Al contrario la perdita dei 3,85 euro, minimi delle ultime settimane e dove troviamo la media mobile di lungo periodo, dovrebbe aprire la porta a un trend discendente.
In questo caso il primo obiettivo sarebbe posto sui 3,80 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni e l'indicatore giornaliero del Supertrend, e successivamente i 3,75 euro.
Fondamentale sarà non perdere tali supporti, per evitare che le azioni possano proseguire il loro ribasso verso i 3,7 euro e a seguire in direzione dei minimi degli ultimi 7 mesi in area 3,6 euro.
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