Le nuove minacce di Trump di aumentare i dazi su quei Paesi che non investiranno in America non hanno indebolito i mercati azionari europei che hanno chiuso le contrattazioni in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib ha chiuso la terza seduta della settimana in rialzo dello 0,65% a 41.009,73 punti.
Dal punto di vista operativo, una conferma dell'indice italiano sopra questi livelli, dovrebbe far proseguire gli acquisti prima in direzione dei 41.200-41.250 punti e successivamente i 41.500-41.550 punti. Al contrario, il ritorno dei corsi sotto i 40 mila punti dovrebbe andare a riattivare il trend di breve ribassista, con prossimi target sui 39.500 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna hanno registrato una performance positiva troviamo Generali, nel giorno in cui il gruppo assicurativo ha comunicato i conti del primo semestre. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Semestrale Generali: utile in aumento del 10,4%
Nelle scorse ore Generali ha comunicato i conti dei primi 6 mesi del 2025, che sono stati contrassegnati da un miglioramento della redditività. Il Leone di Trieste ha terminato il semestre con un utile netto normalizzato in aumento del 10,4% 2,24 miliardi di euro, leggermente sopra le attese poste a 2,2 miliardi di euro. L’utile netto contabile è stato di 2,15 miliardi di euro, rispetto ai 2,05 miliardi dello stesso periodo del 2024.
In aumento anche il risultato operativo, che ha visto una crescita dell'8,7% 4,05 miliardi di euro, grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Danni, Vita e Asset Management, in linea con le priorità strategiche del piano industriale al 2027 e oltre il consenso posto a 3,99 miliardi di euro. In questo contesto il Combined Ratio è sceso al 91%.
Per quanto riguarda i premi lordi complessivi, sono cresciuti dello 0,9% a 50,53 miliardi di euro, grazie allo sviluppo del segmento Danni che si è apprezzato del 7,6%. In questo caso il dato è sotto le attese che erano poste a 51,29 miliardi di euro. Alla fine del semestre il patrimonio netto di Generali si è attestato a 29,72 miliardi di euro, rispetto ai 30,39 miliardi di inizio anno, riflettendo il risultato netto di periodo, il pagamento del dividendo 2024 e il piano di incentivazione a lungo termine eseguito nel semestre.
In calo dell'1% gli Asset Under Management che sono stati pari a 854,09 miliardi di euro. Sempre a fine giugno 2025 il Solvency Ratio era pari al 212%, in aumento dal 210% di inizio anno e sopra le attese situate al 214%. Su questi numeri ha impattato la generazione normalizzata di capitale, che comprende il lancio del buyback da 500 milioni di euro.
In scia a questi dati Generali ha confermato per il triennio 2025-2027 l’obiettivo di una crescita annua composta degli utili per azione tra l’8% e il 10%. Inoltre sono previsti flussi di cassa netti disponibili superiori agli 11 miliardi di euro e una distribuzione di dividendi per un ammontare superiore ai 7 miliardi di euro. Il dividendo per azione dovrebbe registrare un tasso di crescita medio annuo superiore al 10%. Infine come anticipato in precedenza, il gruppo ha annunciato l'avvio di un piano di riacquisto di azioni proprie per un importo massimo di 500 milioni di euro.
Azioni Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Generali sulla Borsa Italiana. È stata una nuova giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Generali che, con un guadagno del +2,27%, ha chiuso le contrattazioni a 33,27 euro, sui massimi degli ultimi due mesi. Una conferma delle quotazioni sopra tali aree dovrebbe favorire una continuazione degli acquisti verso i 33,65 euro.
Nel caso in cui questi livelli dovessero essere messi alle spalle, aumenterebbero le chance prima per una chiusura del gap-down lasciato aperto lo scorso 19 maggio in occasione del Dividend Day, in area 34,78 euro e a seguire i top di periodo in area 35,15-35,25 euro. Oltre questi ultimi livelli si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico primario con prossimi target i 37,5 euro e a seguire i massimi del 2000 posti oltre la soglia dei 38 euro. In questo contesto tutte le prese di beneficio fin verso i 31,30 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero essere lette come nuove buy opportunity.
Al contrario, la perdita di questi sostegni aprirebbe la strada a una fase correttiva più marcata, che potrebbe essere sfruttata con l'apertura di posizioni ribassiste. In questo caso il primo target lo troviamo in area 30,30 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo, e a seguire i minimi dello scorso mese di giugno nei pressi dei 29,70 euro. Sotto tali sostegni le azioni andrebbero a testare prima i 28,75 euro e in seguito i minimi segnati nello scorso mese di aprile sui 28,20 euro. La violazione di questi ultimi livelli andrebbe a indebolire il quadro grafico di fondo, con prossimi target sui 27,50 euro.
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