Dopo il rally di ieri in scia ai conti di Nvidia, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei, con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe inaugurare l'ultima seduta dell'ottava nei pressi dei 32.350 punti, proseguendo il suo trend ascendente che dovrebbe accompagnare i corsi in direzione dei prossimi obiettivi situati sui 32.500 punti. Al contrario solo con una discesa dei corsi sotto i 31.600 punti che si avrebbero nuove prese di beneficio, con un primo obiettivo situato sui 31.330-31.250 punti e successivamente la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Fincantieri, che nella giornata di ieri ha creato un'importante joint venture. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Fincanieri: con Edge jv da 30 miliardi
Nella giornata di ieri Fincantieri ha comunicato di aver firmato con Edge, uno dei principali gruppi mondiali di tecnologia avanzata e difesa, un term sheet per la creazione di una joint venture il cui obiettivo è quello di sfruttare le opportunità della cantieristica navale a livello globale, con un focus sulla produzione di una vasta gamma di navi militari e un business con base negli Emirati Arabi e dal valore stimato di quasi 30 miliardi di euro. Nello specifico Edge avrà una partecipazione del 51% nella joint venture, mentre la direzione gestionale sarà affidata a Fincantieri.
La joint venture, basata ad Abu Dhabi, avrà diritti di prelazione per gli ordini che non arriveranno dalla Nato, sfruttando in particolare l'attrattiva degli accordi G2G degli Emirati Arabi Uniti e dei pacchetti di finanziamento del credito all'esportazione, insieme a una serie di ordini strategici effettuati da alcuni selezionati Paesi membri della Nato. La jv non solo disporrà di una solida cooperazione nella commercializzazione dei suoi prodotti con le Marine di diversi Paesi nel mondo, in linea con la sua ambizione globale e l'impegno nello sviluppo di proprietà intellettuale congiunta e futuri design, ma ambirà a sviluppare l’ambito underwater con un programma di sottomarini di medie dimensioni. Inoltre si concentrerà sulla vendita, operazioni commerciali e ingegneria per il design e l’assistenza tecnica, assumendosi la responsabilità di sviluppare la proprietà intellettuale condivisa e di mantenere i diritti esclusivi su tutti i futuri design.
Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione. È stata una giornata all'insegna della volatilità e della cautela per il titolo Finciantieri che, interrompendo quel rimbalzo innescatosi lo scorso 13 febbraio, ha chiuso le contrattazioni nei pressi della soglia degli 0,5 euro. Nel breve periodo per dare seguito al movimento delle ultime due settimane i prezzi dovrebbero spingersi oltre i massimi intra di 24 ore fa posti in area 0,51 euro, nei cui pressi troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui tali aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe una posecuzione degli acquisti prima in direzione degli 0,535 euro e successivamente verso gli 0,56-0,563 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ribassista che parte dai massimi dei 2021 e congiunge quella dello scorso anno.
Al contrario il mancato superamento degli 0,51 euro dovrebbe tornare ad indebolire l'azione, aprendo la strada a nuove vendite con primi obiettivi nei pressi degli 0,59 euro e a seguire i minimi del 2024 posti in area 0,47 euro. Dal punto di vista operativo la perdita di questi supporti farebbe aumentare le possibilità per le quotazioni di rivedere il bottom degli ultimi tre anni situato sugli 0,455 euro. Nel caso si verificasse questa view fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni, per evitare un ulteriore indebolimento della struttura grafica con prossimi target i minimi di marzo 2020 situati sulla soglia degli 0,4 euro.
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