In una giornata nuovamente ricca di dati macroeconomici e di trimestrali, i listini del Vecchio Continente hanno iniziato la seduta sopra la parità. Con il focus odierno rivolto al deflatore PCE, l'indicatore osservato dalla FED per monitorare l'inflazione a stelle e strisce, il FTSE Mib ha aperto le contrattazioni in rialzo dello 0,3% a 36.550,25 punti.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano, con i corsi che dovrebbero proseguire il loro trend rialzista in direzione delle prossime resistenze posizionate in area 36.500-36.550 punti. Al contrario solo con la violazione dei primi supporti situati sui 36 mila punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con primi target i forti supporti ed ex massimi del 2024 in area 35.500-35.450 punti.
Tra i titoli da monitorare nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Ferragamo, con la maison del lusso che nella serata di ieri ha comunicato i dati preliminari sia del 4° trimestre che dell'intero 2024.
Ferragamo: -4% le vendite del 4° trimestre
In un anno che è stato caratterizzato non solo da incertezze a livello geopolitico ma anche economico, Ferragamo ha chiuso sia il 4° trimestre che l'intero anno passato con numeri in contrazione rispetto a quelli registrati nel 2023.
Nello specifico nel corso del periodo ottobre-dicembre 2024 i ricavi preliminari si sono attestati a 291 milioni di euro, in calo del 4% a cambi costanti e in calo del 6,7% a cambi correnti, rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel corso dell'intero 2024 i ricavi sono stati pari a 1,035 miliardi di euro, -8,2% a cambi costanti e in rosso del 10,5% a cambi correnti rispetto all'esercizio 2023, in cui sono inclusi 5 milioni positivi di Cash Flow hedging rispetto ai 17 milioni di euro positivi che si erano avuti nell'anno precedente.
Per quanto riguarda le varie aree geografiche le vendite nette nella zona Europa sono diminuite nel corso del 2024 del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. In discesa del 2,6% anche le vendite in Nord America, mentre l'area Asia-Pacifico ha registrato un calo delle Vendite pari al 18,9%. Nel corso della presentazione dei dati l'Amministratore delegato del Gruppo, Massimo Gobetti, ha sottolineato i dati incoraggianti arrivati nel corso dell'ultimo trimestre dal canale business Direct To Consumer, trainato dal segmento borse e calzature, che ha visto risultati in linea con quelli dell'anno passato.
Questo grazie alla buona performance del canale primario in Europa e nelle Americhe, dove si sono registrate crescite a doppia cifra rispetto al quarto trimestre del 2023. Per quanto riguarda invece la performance del DTC in Asia Pacifico, questa è rimasta debole nonostante un lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente, così come per i canali Wholesale e Travel Retail, impattati negativamente da una diversa tempistica delle consegne.
Infine dando uno sguardo al 2025, l'azienda fiorentina si mostra fiduciosa in una ripresa grazie non solo alle vendite registrate a fine anno ma anche per un'accelerazione della crescita del canale DTC.
Azioni Ferragamo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Ferragamo nel breve e medio periodo. È stata una giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Ferragamo che, con volumi superiori del 30% rispetto alla seduta precedente, ha chiuso le contrattazioni in rialzo del 3% in area 7,275 euro. Il movimento di ieri, che da seguito al recupero innescatosi dai minimi dello scorso mese di dicembre in area 5,5 euro, ha avvicinato le quotazioni ai massimi degli ultimi 4 mesi in area 7,50-7,55 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, aprirebbe la strada a ulteriori apprezzamenti prima in direzione degli 8 euro e successivamente verso gli 8,40-8,50 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con possibili nuovi allunghi fin verso gli 8,80-8,90 euro, che rappresentano i top dello scorso mese di luglio.
Al contrario il mancato superamento dei 7,55 euro verrebbe letto negativamente dal mercato, aprendo di conseguenza le porte a una nuova fase correttiva che avrebbe come primo obiettivo la soglia dei 7 euro. L'eventuale perdita di questi supporti potrebbe essere sfruttata per aprire posizioni ribassiste, con un prossimo target sui 6,55-6,50 euro, nelle cui vicinanze non solo troviamo la media mobile a 50 giorni ma anche l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui i prezzi dovessero violati questi ultimi livelli si dovrebbe assistere a una nuova accelerazioni ribassista fin verso la soglia dei 6 euro.
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