In buon dato arrivato dall'occupazione a stelle e strisce, che dovrebbe spingere la Federal Reserve ad allontanare un taglio dei tassi di interesse oltreoceano, rallenta il recupero dei listini azionari del Vecchio Continente che chiudono l'ultima seduta della settimana in leggero territorio positivo e lontani dai top intra.
In questo contesto il FTSE Mib, dopo essersi spinto fin oltre i 30.900 punti, termina le contrattazioni nei pressi 30.700 punti, confermandosi al momento sopra la parte alta dell'ex trading range posto sui 30.600 punti. Dal punto di vista operativo la tenuta di quest'ultimi livelli dovrebbe far proseguire il trend rialzista, prima in direzione dei 31.000 punti e a seguire verso i 31.200 punti.
Tra le storie che stanno caratterizzando la giornata odierna ci spostiamo a Wall Street con il titolo Exxon, dopo che il Gruppo petrolifero ha comunicato i dati del 2023. Andiamo a scoprirli.
Exxon Mobil: utile 2023 a 36 miliardi di dollari
Exxon Mobil ha chiuso il 2023 con un utile di 36 miliardi di dollari, superiore alle previsioni degli analisti ma in rallentamento rispetto ai 55,7 miliardi di dollari del 2022, dove avevano impattato gli alti prezzi raggiunti dal petrolio. Da sottolineare che su questi dati impatta una svalutazione pari a 2,5 miliardi di dollari per le attività in California, che l'azienda sta cercando di vendere da oltre un anno. Escludendo questa voce, l'utile sarebbe risultato in calo del 35% a 38,57 miliardi di dollari. In aumento del 4% è il dividendo del primo trimestre, che sarà pari a 0,95 dollari. Nel corso dell'anno, Exxon ha prodotto 3,73 milioni di barili di petrolio al giorno, in linea con i dati registrati nel 2022.
Per quanto riguarda il quarto trimestre, Exxon ha visto un utile migliore del previsto a 9,96 miliardi di dollari, o 2,48 dollari per azione, rispetto ai 14,04 miliardi di dollari, o 3,40 dollari per azione, che si erano avuti nell'anno precedente. Nello specifico ad impattare sulla performance nell'ultima parte dell'anno, sia i maggiori utili da trading nel settore dei carburanti che l'aumento della produzione di petrolio e gas negli Stati Uniti e in Guyana. Inoltre i risultati del quarto trimestre sono stati favoriti dalla divisione trading di Exxon, che ha incrementato di 1,1 miliardi di dollari l'utile operativo delle attività nel settore dei carburanti. Per quanto riguarda il fatturato è stato di 84,34 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 95,43 miliardi di dollari dell'anno precedente e sotto le attese poste a 88,82 miliardi di dollari.
Da sottolineare che nel corso della presentazione dei dati, il Gruppo petrolifero ha comunicato di prevedere nell'anno in corso investimenti in conto capitale compresi tra i 23 e i 25 miliardi di dollari. Inoltre nel corso dell'anno passato Exxon Mobil ha ottenuto 9,7 miliardi di dollari di risparmi cumulativi sui costi strutturali rispetto al 2019, con ulteriori risparmi di 2,3 miliardi di dollari durante l'anno e di 700 milioni di dollari durante il trimestre. La società prevede infine realizzare risparmi cumulativi per un totale di 15 miliardi di dollari entro la fine del 2027.
Azioni Exxon Mobil: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione a Wall Street. E' una giornata all'insegna della cautela per il titolo Exxon che si avvia al giro di boa vicino con i prezzi che scambiano nei pressi dei 103 dollari. Dal punto di vista operativo per dare seguito al rimbalzo innescatosi il 22 gennaio scorso dai minimi di periodo in area 95,5 dollari, i prezzi dovrebbero portarsi oltre le prime resistenze situate nei pressi dei 105 dollari. Infatti il superamento di tali livelli aprirebbe le porte per ulteriori allunghi che avrebbero come prossimo obiettivo i 106.5-107 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i 110 dollari. Nel caso in cui anche quest'ultime aree dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe un miglioramento del quadro grafico con possibili apprezzamenti dell'azione fin verso i massimi degli ultimi 4 mesi situati sui 114 dollari.
Al contrario il mancato superamento dei 105 dollari dovrebbero aprire le porte a nuove vendite che avrebbero come primo target la soglia dei 100 dollari e successivamente i 98,5 dollari, dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di questi supporti, aumenterebbero le chance per l'azione di andare a rivedere i minimi degli ultimi 27 mesi situati sui 95,5 dollari. Fondamentale nel caso si materializzasse questa ipotesi, diventerebbe la tenuta di tali sostegni per evitare un deciso indebolimento della struttura grafica con nuovi target posti sui 90 dollari.
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