Il percorso dei tassi della
Banca Centrale Europea aiuterà le
azioni europee a fare meglio delle controparti globali. A dirlo sono gli strategist di
Citigroup. L'istituto finanziario statunitense è convinto che, nel medio termine, i costi di finanziamento in Europa si assesteranno intorno al 2%, un livello molto più alto rispetto a quello medio registrato nell'ultimo decennio. In questo momento i tassi di interesse sono fermi al 4,5% e domani la BCE potrebbe effettuare il primo taglio dal 2019. Citi afferma che "mentre l'allentamento della politica e il miglioramento delle prospettive per gli utili sosterranno probabilmente le azioni quest'anno,
le prospettive dei tassi a lungo termine sono di buon auspicio anche per i mercati ciclici o orientati al valore come l'Europa".
Gli strategist riportano alla memoria ciò che successe prima della grande crisi del 2008, quando sullo sfondo vi era una politica monetaria di lungo termine più restrittiva. "Questo è importante perché le azioni cicliche, e l'Europa in particolare, hanno molte più probabilità di sovraperformare gli Stati Uniti nel mondo pre-crisi finanziaria globale", hanno scritto gli esperti.
Quest'anno gli indici borsistici europei hanno raggiunto livelli record per tutta una serie di fattori, come gli utili societari robusti, un contesto macroeconomico in miglioramento, ma soprattutto l'aspettativa che la BCE allenti la sua politica monetaria. Citi ribadisce che i tassi sono ora al centro dell'attenzione, ma "le implicazioni di un'inflazione e di tassi strutturalmente più elevati potrebbero essere altrettanto significative per le azioni europee". In un contesto in cui la crescita economica potrebbe essere messa in discussione dai dati variabili, alla fine Citi vede emergere comunque le azioni europee.
Azioni europee: per UBS meglio di quelle USA
Le considerazioni degli strategist di Citigroup fanno il palio con quelle degli analisti di
UBS, che hanno espresso maggiore ottimismo per le prospettive delle azioni europee rispetto a quelle americane. La banca svizzera però, pur rimarcando che le condizioni economiche favorevoli e la crescita economica del Vecchio Continente saranno grandi movers per le azioni in Borsa, ritiene che
la riduzione dei tassi d'interesse da parte della BCE sia fondamentale per un nuovo rally. Viceversa, la
Federal Reserve potrebbe mantenere il costo del denaro ad alti livelli per molto tempo al fine di combattere un'inflazione ancora ostinata.
Tra le azioni europee preferite da UBS troviamo quelle facenti parte del settore dei servizi pubblici, grazie alla previsione di maggiori investimenti, aumenti dei ricavi e margini di profitto stabili. Tra l'altro, la banca svizzera osserva che le azioni in questo settore sono scambiate a sconto, il che le rende particolarmente interessanti.
Un altro comparto su cui puntare, secondo UBS, è quello della difesa, poiché dall'inizio della guerra Russia-Ucraina, le aziende del settore hanno realizzato ottime performance. Infine, l'istituto finanziario ha una preferenza per le società di media, che dovrebbero registrare buoni risultati grazie all'incremento della spesa pubblicitaria e della domanda dei servizi di streaming musicale.