I futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acqusiti sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 31.700 punti, proseguendo il suo trend rialzista che dovrebbe accompagnare i prezzi prima verso i 31.800 punti e a seguire in direzione dei 32.000 punti. Al contrario solo con un ritorno del corsi sotto l'area dei 31.000 punti che si avrebbe un primo indebolimento del quadro grafico, con primi target ribassisti sui 30.800-30.750 punti e successivamente i 30.600 punti.
Tra i titoli da seguire a Piazza Affari nell'ultima seduta della settimana troviamo ENI, che in queste ore ha comunicato i conti dell'ultimo trimestre e dell'intero 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Eni: il 20 marzo nuovo dividendo
Nonostante uno scenario incerto e volatile il 2023 è stato un altro anno di eccellenti per il cane a sei zampe, che ha dovuto fare i conti sia con il calo dei prezzi del petrolio che della forte flessione del gas, diminuito del 57& nel mercato europeo. Nel periodo ottobre-dicembre 2023 l'utile metto si attesta in area 1,64 miliardi di euro, risultando leggermente sopra le attese degli analisti, trainato dai solidi risultati di E&P, dalla performance record di GGP e dal contributo positivo di Plenitude. Per quanto riguarda l' utile operativo rettificato passa dai 2,9 miliardi dello stesso periodo del 2022 agli attuali 2,7 miliardi di euro. Per quanto riguarda l'intero anno l'utile vede un calo del 38% a 8,3 miliardi di euro ed un utile operativo che si attesta a 13,8 miliardi di euro, risultando in calo del 32% rispetto all'anno precedente.
In crescita nell'ultimo trimestre è la produzione che si porta oltre gli 1,7 milioni di barili al giorno, mentre nell'intero anno questa ha visto un aumento del 3% a 1,655 milioni di barili giornalieri. L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 31 dicembre 2023 è pari a 10,9 miliardi di euro, in aumento di circa 3,9 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda il leverage è pari a 0,20 e si confronta con gli 0,13 al 31 dicembre del 2022.
Da segnalare che a novembre 2023 è stata distribuita la seconda delle quattro tranche del dividendo relativo all'esercizio 2023 pari a 0,23 euro per azione per un totale di 750 milioni di euro. La terza tranche del dividendo 2023 di 0,24 euro per azione è stata deliberata dallo stesso board ed è prevista in pagamento il prossimo 20 marzo. Ricordiamo infine che il prossimo 14 marzo saranno presentati i principali target industriali e finanziari a breve, medio e lungo termine nel corso della Strategy Presentation.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime giornate. E' stata una giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo ENI che, chiudendo in area 14,60 euro, si riporta oltre la trendline rialzista partita dai minimi di ottobre 2022 che era stata persa nei giorni passati. Nel breve periodo sarà con una conferma oltre i 14,60 euro, dove transita anche la trendline ribassista di breve innescatasi dai massimi del 2024, che l'azione dovrebbe riprendere il suo trend ascendente in direzione dei 14,85 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire la soglia dei 15 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali aprirebbe le porte per ulteriori allunghi in direzione dei 15,50-15,60 euro e successivamente i massimi degli ultimi 4 anni posti sui 15,80 euro.
Al contrario una discesa dei corsi sotto i 14,6 euro dovrebbe riportare le quotazioni a mettere sotto pressione i minimi degli ultimi 5 mesi situati in area 14,25 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di questi supporti, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con possibili ulteriori correzioni prima verso i 14 euro ed in seguito in direzione dei 13,50 euro. Da sottolineare che fondamentale sarà la tenuta di quest'ultimi supporti per evitare un test da parte del titolo sui minimi degli ultimi 6 mesi in area 13 euro.
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