Le azioni energetiche cinesi stanno realizzando guadagni straordinari, chiudendo la migliore settimana da anni. Il titolo del produttore di apparecchiature per l'energia solare CSI Solar è salito di quasi il 40% nell'ultima ottava alla Borsa di Shanghai, mentre le azioni del produttore di componenti elettrici TBEA sono aumentate di circa 35 punti percentuali. Si tratta di una sovraperformance importante, considerando che l'indice di riferimento CSI 300 è salito appena dello 0,82% nello stesso periodo.
Il motivo per cui gli investitori stanno acquistando le azioni energetiche cinesi deriva dal boom dell'intelligenza artificiale. I data center costruiti per contenere l’enorme quantità di dati sprigionati dalla nuova tecnologia sono estremamente energivori e, di conseguenza, la domanda di elettricità è aumentata a dismisura. Questo significa che tutte le società che gravitano nel settore energetico – dai fornitori di elettricità ai produttori di apparecchiature elettriche, fino ai soggetti specializzati nell'accumulo di energia – stanno aumentando gli ordini e i ricavi aziendali.
Azioni energetiche cinesi: quali prospettive?
La Cina sta investendo massicciamente in nuovi data center per sostenere il boom dell’intelligenza artificiale, spostando la potenza di calcolo verso le regioni occidentali grazie alla strategia "East-Data, West-Computing". Questi centri sfruttano energia rinnovabile e tecnologie di raffreddamento innovative per ridurre i consumi. Pechino punta inoltre a utilizzare chip AI (Artificial Intelligence) nazionali, riducendo la dipendenza da fornitori esteri. Il governo coordina una rete per gestire l’eccesso di capacità e ottimizzare l’uso dell’energia. L’obiettivo è creare un’infrastruttura sostenibile e autonoma per dominare la corsa globale all'intelligenza artificiale.
Di conseguenza, Pechino potrebbe espandere le nuove infrastrutture energetiche, dando sostegno al rally delle azioni del settore. "Le apparecchiature elettriche e l'accumulo di energia continueranno a vedere opportunità di investimento, grazie agli sviluppi positivi sia in patria che all'estero", ha scritto in una nota Guo Yanchen, analista di Founder Securities.
Secondo UBS Group, in Cina la domanda di energia elettrica è all'inizio di un ciclo di accelerazione pluriennale. Per questo, la banca svizzera prevede un incremento dell'8% entro il 2028. "Diventiamo più rialzisti sul mercato energetico cinese", ha scritto in una nota Ken Liu, responsabile della transizione energetica e della ricerca sulle energie rinnovabili della Grande Cina presso UBS. Il Paese "accelererà gli investimenti nell'infrastruttura di intelligenza artificiale man mano che i colli di bottiglia dei chip nazionali si attenueranno", ha aggiunto.
In definitiva, il boom dell’intelligenza artificiale sta trasformando il settore energetico cinese in uno dei più promettenti al mondo. L’aumento esplosivo della domanda di elettricità, spinto dai nuovi data center, sta generando una spinta senza precedenti per produttori e fornitori di tecnologie energetiche.
Con il supporto del governo e l’avanzare dei chip nazionali, la Cina sembra pronta a consolidare la propria leadership tecnologica. Gli investitori vedono un ciclo di crescita di lungo periodo, sostenuto da infrastrutture sempre più efficienti e verdi. Alla luce di tutto questo, l'energia diventa il motore silenzioso dell’era dell'AI cinese.