I timori geopolitici in Medio Oriente e le attese per le decisioni che arriveranno giovedi dalla Bce in tema di tassi di interesse, influiscono sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che chiudono la prima seduta della settimana in ordine sparso. In questo contesto sorprende il FTSE Mib, che allunga al rialzo nella seconda parte della seduta chiudendo in territorio positivo nei pressi dei 27.500 punti. Nel breve periodo una conferma del mercato sopra questi livelli, dovrebbe far proseguire il recupero verso i 27.750-27.800 punti e a seguire in direzione dei 28.000 punti. Al contrario il ritorno delle quotazioni sotto i 27.300 punti aprirebbe le porte per un possibile test sui minimi degli ultimi mesi situati vicino all'area dei 27.000 punti.
Tra le storie interessanti che hanno caratterizzato la giornata odierna a Piazza Affari troviamo ENEL, con la società che ha comunicato la vendita di un portafoglio riguardante asset rinnovabili. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
ENEL: cede in Usa portafoglio asset rinnovabili
In queste ore ENEL ha comunicato che, attraverso la sua controllata statunitense ENEL Green Power North America, ha firmato un accordo con Ormat Technologies Inc. per la vendita di un portafoglio di asset rinnovabili negli USA. Nello specifico la vendita avverrà a fronte di un corrispettivo complessivo pari a 271 milioni di dollari e nel dettaglio il portafoglio è composto da circa 150 MW di impianti geotermici e solari in esercizio. Ricordiamo che Ormat Technologies è una società statunitense che fornisce tecnologie per l'energia geotermica alternativa e rinnovabile.
L'operazione messa in campo in queste ore è in linea con le linee strategiche presentate nei mesi passati da ENEL, che fa leva sulla rotazione degli asset per promuovere la redditività del capitale investito non solo a supporto dei futuri piani di sviluppo ma anche per realizzare una progressiva semplificazione della struttura del gruppo. Inoltre l'azienda guidata da Flavio Cattaneo ha sottolineato che l'operazione odierna genererà un effetto positivo sull'indebitamento netto consolidato del gruppo pari a circa 255 milioni di euro e un impatto negativo di circa 35 milioni di euro sull'Ebitda reported del gruppo, mentre non avrà impatti sui risultati economici ordinari del gruppo. Infine l'operazione non modifica il profilo del gruppo oltreoceano in termini di capacità consolidata rinnovabile, pari a 8 GW, confermando ENEL Green Power North America come uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile nella regione grazie al suo portafoglio core di impianti eolici, solari e di stoccaggio.
Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata oggi l'azione a Piazza Affari. E' stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per il titolo ENEL con le quotazioni che hanno chiuso le contrattazioni nei pressi dei 5,70 euro. Nel breve termine il movimento odierno non modifica il trend ribassista in atto e per evitare una prosecuzione delle vendite è indispensabile non perdere l'area dei 5,6 euro, sotto i quali sono possibili ulteriori correzioni fin verso i minimi degli ultimi mesi situati sui 5,5 euro. Nel caso in cui tali supporti dovessero essere violati, da una parte si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica del titolo e dall'altra si aprirebbero le porte a nuove discese fin verso i minimi dello scorso mese di marzo situati sui 5,15-5,20 euro.
Al contrario per avere un segnale di forza i prezzi dovrebbero portarsi oltre i top di ottobre ed ex minimi degli ultimi mesi situati nei pressi dei 5,85 euro, nelle cui vicinanze troviamo anche la media mobile di lungo periodo. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree aprirebbe le porte per allunghi prima verso la soglia dei 6 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, e a seguire i 6,15-6,20 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di quest'ultimi livelli aumenterebbero le chance di andare a rivedere i massimi annuali situati sui 6,35 euro.
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