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Il dilagare della pandemia potrebbe rappresentare un ostacolo agli investimenti in Borsa, mentre gli operatori si chiedono dove investire questa estate;
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JP Morgan prevede che non ci sarà una seconda ondata di Coronavirus e scommette sull'azionario;
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La casa d'affari americana evidenzia però il rischio che il mercato percepisca l'arrivo di nuovi contagi e la possibilità che Trump perda le elezioni a novembre.
Ormai è tempo di vacanze. Le Borse in estate non chiudono i battenti, ma inevitabilmente la liquidità nei mercati azionari solitamente è molto bassa. I movers però che possono influenzare i listini sono svariati: il Covid-19 che in giro per il mondo non allenta la presa; i conflitti tra USA e Cina che trovano sempre motivo per alimentarsi; l'Europa che vive la perenne contraddizione interna sulla strada da seguire per risolvere i molti problemi del Continente. Tutti temi che fanno da sfondo alle decisioni di investimento da parte di quegli operatori che durante l'estate si manterranno attivi sui mercati finanziari. Il dilemma a questo punto è: vale la pena puntare sulle azioni oppure è meglio tenere una certa avversione al rischio?
JP Morgan: investire sull'azionario
Sulla questione si è espressa la banca d'affari JP Morgan che, in una nota ai clienti, analizza la situazione e traccia un percorso per l'investitore.
A giudizio degli analisti della casa americana molto dipenderà dall'andamento della volatilità. Se l'indice della paura, il VIX, si tiene a un livello basso, ossia sotto i 30 dollari (attualmente è 27,91 ndr), molti fondi e trader privati acquisiranno maggiore fiducia che la tempesta sia almeno temporaneamente passata e quindi si riverseranno convintamente sul mercato azionario.
Questo verrebbe suffragato da altri fattori. In primis il denaro delle banche centrali ha già sostenuto l'obbligazionario mantenendo i tassi bassi, ma poi gli investitori avranno un ritorno di fiamma verso i titoli azionari in caccia di un rendimento più soddisfacente. In secondo luogo il Coronavirus è in crescita in alcune zone degli Stati Uniti come il Texas, la California, l'Arizona e la Florida, ma solo a livello di infezioni contratte. La mortalità però non è la medesima che si è vista a New York quando si era al culmine del contagio. Per questo non sarebbe da aspettarsi una seconda ondata pandemica.
JP Morgan: i rischi dell'investimento azionario
Gli esperti evidenziano però due rischi che potrebbero mettere a repentaglio un rally azionario durante l'estate. Il primo rischio è determinato dal fatto che gli investitori metabolizzino l'idea che una seconda ondata di Coronavirus arrivi come alcuni pronosticano. Il secondo rischio è dettato da tutti quei segnali che fanno pensare che a novembre alla Casa Bianca ci possa essere un avvicendamento tra Donald Trump e l'ex Vice Presidente Joe Biden.
Finora in verità questi rischi sarebbero stati percepiti dal mercato, in quanto in questo periodo sono stati i grandi titoli tecnologici come Amazon, Apple e Tesla a fare da traino ai listini americani. Questo significa che gli operatori hanno visto nei Big Tech come una sorta di assicurazione al rischio o, in altri termini, come delle azioni rifugio. La possibilità che durante l'estate le cose cambino vuol dire che tutta la crescita complessiva delle azioni ne trarrebbe giovamento.
Si ricorda che lo S&P 500 dai minimi di marzo ha effettuato un rimbalzo di oltre il 45% e ora si trova in prossimità di agguantare il massimo storico a 3.397,50 di febbraio 2020. Discorso simile per il Dow Jones che da 18.213,65 dollari del 23 marzo, che ha rappresentato il livello più basso di quest'anno, è schizzato a 26.067,28 dollari della chiusura di ieri, quindi con una crescita del 43%.Il NASDAQ ha battuto tutti e, con una crescita portentosa del 58% dai minimi di marzo, ora si trova ai massimi storici di 10.492,50 dollari.