Le azioni cinesi hanno terminato la seduta di oggi ancora in rialzo, ma con meno trasporto rispetto a quella precedente. L'indice CSI 300 è balzato del 4,33% ieri, mentre nella sessione odierna ha guadagnato solo l'1,43%. Ancora più vistosa è la perdita di slancio dell'Hang Seng, passato da una chiusura del 4,13% a una dello 0,68%.
La Borse cinesi hanno rivisto un entusiasmo che mancava da diverso tempo dopo che le autorità di Pechino hanno avviato un imponente piano di stimolo monetario per rilanciare l'economia e i mercati finanziari. La mossa della People's Bank of China include una riduzione dei tassi per aumentare i prestiti bancari, un taglio dei costi di finanziamento sui mutui esistenti e la possibilità da parte di broker, fondi e compagnie di assicurazione di attingere ai finanziamenti della Banca centrale per acquistare azioni sul mercato. Inoltre, le autorità stanno valutando anche un fondo di stabilizzazione delle azioni.
Secondo uno studio elaborato da JP Morgan, il balzo di martedì delle azioni cinesi alla Borsa di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle ricoperture da parte dei venditori allo scoperto a seguito dell'annuncio delle misure della PBoC. Gli strategist della Big Bank americana hanno osservato come il rapporto tra le vendite allo scoperto e il volume totale del mercato sia sceso dal 22% al 13,6%. Ciò però porta il rapporto a una deviazione standard al di sotto della media dal 2016, indicando che molti short sono già stati coperti.
Azioni cinesi: fuoco di paglia o opportunità?
La perdita di slancio dopo la seduta di oggi ha alimentato lo scetticismo di molti investitori circa la capacità delle istituzioni cinesi di rilanciare l'economia e i mercati, anche perché non sono stati forniti troppi dettagli sull'attuazione delle politiche di allentamento. Alcuni avrebbero preferito un maggiore supporto statale attraverso il fondo sovrano, altri ritengono comunque che per risolvere alcuni problemi strutturali in Cina come la crisi immobiliare occorra un bazooka molto più consistente.
"Le politiche non affrontano realmente i problemi alla radice che affliggono l'economia reale", ha detto Shen Meng, direttore della banca d'investimento Chanson & Co. con sede a Pechino. "Al massimo hanno fornito agli orsi l'opportunità di incassare e potrebbero creare bolle speculative nel lungo periodo". Gli strategist di JP Morgan ritengono che "allocazioni considerevoli saranno probabilmente caute", sia perché "i precedenti rally azionari a seguito di misure di allentamento simili sono presto svaniti", sia "in vista delle elezioni presidenziali statunitensi".
Tuttavia, Chaoping Zhu, esperto per il mercato globale presso JP Morgan Asset Management, ritiene che "questi annunci politici coordinati possano aprire la strada a un ulteriore sostegno politico e aumentare la possibilità di un ciclo economico rialzista nel 2025". L'esperto quindi vede "opportunità di valore e diversificazione nelle azioni cinesi, dati i mercati costosi in tutto il mondo".