A poche ore dal'attesissimo ultima riunione della Federal Reserve di questo 2024 in cui Jerome Powell comunicherà al mercato le decisioni del FOMC in tema di tassi di interesse, le Borse europee archiviano la giornata di contrattazioni in territorio positivo.
In questo contesto recupera terreno anche il FTSE Mib che, dopo le vendite della passate sedute, ha chiuso la terza giornata della settimana in rialzo dello 0,35% in area 34.425 punti. Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano, che solo con un ritorno delle quotazioni oltre i 34.500 punti dovrebbe proseguire il recupero prima verso i 34.700-34.750 punti e a seguire le forti resistenze poste sulla soglia dei 35.000 punti.
Tra i titoli da monitorare ci spostiamo oltreoceano con il rally di Birkenstock, grazie agli ottimi dati comunicati dall'azienda. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Birkenstock: 4° trimestre sopra le attese
Nelle scorse ore Birkenstock, produttore tedesco di calzature, ha comunicato i dati del quarto trimestre fiscale, che sono stati sostenuti da solide vendite. Nello specifico nel corso degli ultimi tre mesi il fatturato si è attestato a 455,8 milioni di euro, oltre le attese degli analisti che erano poste a poco più di 439 milioni di euro e ampiamente oltre i 374,5 milioni dell'anno passato. Ottima la performance dell'utile per azione che passa dagli 0,14 euro agli attuali 0,29 euro, rispetto a un consenso situato a 0,26 euro.
Per quanto riguarda l'intero anno, conclusosi lo scorso 30 settembre, l'azienda ha registrato un fatturato di 1,805 miliardi di euro rispetto agli 1,49 miliardi di euro di un anno fa. In contrazione è risultato il margine lordo che è passato dal 62,1% al 58,8%, a causa dell'impatto temporaneo pianificato dell'espansione della capacità produttiva, del cambio di mix di canali e della conversione valutaria. L'utile netto è stato di 191,6 milioni di euro rispetto ai 75,02 milioni di euro di un anno fa. Grazie a questi numeri l'utile per azione è stato di 1,02 euro rispetto agli 0,41 euro dell'anno precedente.
Nel corso della presentazione dei dati il Ceo del Gruppo, Oliver Reichert, ha sottolineato come l'azienda continua ad attirare l'attenzione dei consumatori e dei partner all'ingrosso, assistendo allo stesso tempo a una crescita forte ed equilibrata sia nei canali DTC che B2B, risultati altamente redditizi.
Per quanto riguarda l'anno fiscale 2025, il Gruppo prevede una crescita del fatturato a valuta costante tra il 15% e il 17%, con un forte contributo da parte di tutti i segmenti, canali e categorie. Inoltre la società rimane fiduciosa nei propri obiettivi di redditività a medio e lungo termine, compreso un margine di profitto lordo di circa il 60% e un margine Ebitda rettificato superiore al 30%.
Azioni Birkenstock: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Birkenstock a Wall Street. Con volumi già importanti è un inizio di giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Birkenstock che, con un rialzo superiore al 5%, si porta in direzione dei 60 dollari.
Dal punto di vista operativo le aspettative sono per una continuazione del trend, che dovrebbe andare a mettere sotto pressione prima i 62,5 dollari e successivamente i massimi di sempre situati sotto la soglia dei 64 dollari. Nel caso in cui il titolo riuscisse a lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico, con possibili nuovi target situati sui 70 dollari.
Al contrario il mancato ritorno oltre i 60 dollari, dovrebbe innescare una fase correttiva che avrebbe come naturale target la chiusura del gap-up lasciato aperto in queste ore nei pressi dei 56 dollari. La perdita di questi sostegni dovrebbe far proseguire le prese di beneficio in direzione dei 52 dollari e a seguire i 51-50,5 dollari, nelle cui vicinanze troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui il titolo non riuscisse ad arrestare le vendite, si assisterebbe a un indebolimento del trend primario, con prossimi obiettivi ribassisti situati prima sui 47,5 dollari e in seguito verso i minimi dello scorso mese di novembre in area 45 dollari.
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