Il rimbalzo di ieri di Wall Street e le parole accomodanti in tema di politica monetaria espresse nelle scorse ore dalla Bank of Japan impattano positivamente sulle prospettive di apertura dei listini azionari europei. I futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti. Sullo sfondo non vanno tuttavia trascurate anche le questioni geopolitiche, con il focus rivolto in particolar modo alle tensioni in Medio Oriente.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 31.500-31.550 punti, che rappresentano i massimi di ieri, sopra i quali sono possibili ulteriori recuperi fin verso i 31.909 punti, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto 48 ore fa. Da segnalare che un primo allentamento della pressione ribassista in atto, si avrebbe con il ritorno dei prezzi oltre gli ex massimi dello scorso mese di giugno posti in area 32.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Banco BPM, con la banca milanese che ha comunicato i dati del primo semestre.
Banco BPM: guidance 2024 alzata dopo risultati semestrali
L'istituto guidato da Giuseppe Castagna ha comunicato i dati dei primi sei mesi del 2024 che hanno visto dati superiori agli obiettivi presenti all'interno del Piano strategico 2023-2026. Nel periodo in corso l'utile netto ha visto un aumento del 20% attestandosi a 750 milioni di euro, mentre nel corso del secondo trimestre questo ha visto un incremento del 5,8% a 380 milioni di euro, rispetto ad attese poste a 368-370 milioni di euro.
Per quanto riguarda i proventi operativi nel periodo gennaio-giugno sono aumentati dell'8,4% a 2,8 miliardi di euro, con un margine di interesse in crescita del 10,9% a 1,7 miliardi di euro e commissioni nette in salita del 4,5% a un miliardo di euro. Buona la performance del risultato della gestione operativa che, con un rialzo del 12%, si attesta a 1,456 miliardi di euro, con un cost/income ratio che passa dal 49,5% dello stesso periodo del 2023 all'attuale 47,9%.
Nel corso del semestre la raccolta netta ha visto un aumento del 3% a quasi 130 miliardi di euro, mentre quella indiretta crescendo del 4,7% si è attestata a 111,2 miliardi di euro. In calo del 3,5% sono stati gli impeghi netti verso la clientela che ammontano a 102 miliardi di euro, con una contrazione che ha riguardato sia le esposizioni performing del 3,1%, che quelle non performing dell'11,1%.
Per quanto riguarda la qualità del portafoglio, al 30 giugno 2024 l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 3,3% dal 3,5% del 31 dicembre 2023. Il costo del credito annualizzato risulta in riduzione a 38 pb rispetto a 53 pb di fine 2023. In questo contesto prosegue il rafforzamento dei coefficienti patrimoniali, con un Cet1 ratio che passa dal 14,7% di marzo 2024 all'attuale 15,2% e un MDA buffer a 609 pb rispetto ai 567 pb che si erano registrati alla fine del primo trimestre 2024.
In occasione delle presentazione dei dati Banco BPM ha alzato la guidance sull'utile per azione 2024 a circa 0,95 euro dai precedenti 0,9 euro. Con questo step la banca si è avvicanata agli obiettivi di utile netto al 2026, atteso oltre gli 1,5 miliardi. Il miglioramento delle prospettive reddituali si è tradotto anche in una maggior remunerazione per gli azionisti. L'acconto sul dividendo per il 2024 è salito da 550 a 600 milioni di euro, mentre la distribuzione di utili per l'intero esercizio 2024 risulta di 150 milioni di euro superiore alle stime degli analisti.
Azioni Banca BPM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, è stata una giornata volatile per il titolo Banco BPM che ha chiuso le contrattazioni sugli stessi livelli della seduta precedente in area 5,73 euro. Le attese nel breve terme sono per un test sulle prime resistenze poste in area 5,85-5,90 euro, ex supporti degli ultimi 4 mesi, sopra i quali l'azione dovrebbe accelerare al rialzo prima verso i 6 euro e successivamente in direzione dei 6,096 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto nella giornata di venerdì scorso. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe una prosecuzione del rialzo verso i 6,20 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, ed in seguito i massimi dello scorso mese di luglio in area 6,5 euro.
Al contrario una conferma dei prezzi sotto i 5,90 euro, dovrebbe andare a confermare l'indebolimento della struttura grafica presente nel breve periodo con possibili nuove discese prima sui 5,65 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, ed in seguito i minimi di lunedi scorso sui 5,40 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale diventerà la tenuta di questi livelli, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di marzo 2023 e congiunge quelli di settembre dello scorso anno, per evitare un ulteriori fase ribassista che dovrebbe estendersi fin verso la soglia dei 5 euro.
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