Con il focus odierno rivolto alle parole che nel pomeriggio arriveranno da Jerome Powell, il quale potrebbe chiarire le prossime mosse della Federal Reserve in tema di tassi di interesse, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta in leggero territorio negativo sui mercati azionari europei.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe mancare, almeno all'inizio delle contrattazioni, il recupero dei 28.500 punti, sotto i quali sono possibili ulteriori discese verso i 28.300 punti e a seguire in direzione della soglia dei 28.000 punti. Al contrario la ripresa dei 28.500 punti potrebbe spingere i corsi prima verso i 28.700-28.750 punti e successivamente in direzione dei 29.000 punti.
Tra i titoli da tenere sotto osservazione nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo il Banco Bpm, che nella serata di ieri ha comunicato i dati dei primi 9 mesi dell'anno in corso. Andiamo a scoprirli.
Banco BPM: utile in aumento del 93%
Grazie allo sforzo commerciale ed organizzativo il Banco BPM ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con un margine di interesse a 2,422 miliardi di euro, che rappresenta il massimo di sempre con una crescita del 52,3% rispetto al 30 settembre 2022 e del 7,3% rispetto al secondo trimestre 2023. Nel periodo in corso il risultato della gestione operativa sale a 2,035 miliardi di euro, rispetto agli 1,56 miliardi di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente con un incremento del 30,7%. L’utile netto nel periodo si attesta a 943 milioni di euro con una crescita del 93,6% rispetto al 30 settembre dello scorso anno. In questo contesto si sottolinea un ulteriore miglioramento dell'efficienza operativa, con un cost/income ratio che passa dal 54,7% al 48,4%.
Per quanto riguarda la strategia di gestione dei crediti deteriorati, la banca guidata da Giuseppe Castagna ha impresso un’ulteriore accelerazione al processo di derisking attraverso l’incremento degli obiettivi di cessione da circa 700 milioni di euro a circa 900 milioni di euro. Al 30 settembre 2023 l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi18 si è ridotta al 3,2% dal 3,9% del 30 settembre 2022. Tenendo conto dei benefici derivanti dall’applicazione del “Danish Compromise”, la posizione patrimoniale vedrebbe un CET 1 Ratio al 14,9%, rispetto al 12,8% di fine 2022, ed un MDA buffer a 620 p.b.
Andando a guardare il periodo luglio-settembre 2023, il margine di interesse vede un aumento del 7,3% rispetto al trimestre precedente a 868,7 milioni di euro, con le commissioni nette in calo del 2% rispetto al secondo trimestre a 460 milioni di euro. In aumento risulta anche la gestione operativa che si attesta a 732 milioni di euro, in aumento del 5,8% rispetto al trimestre precedente, mentre l'utile netto si porta sui 319 milioni di euro, includendo oneri sistemici per 69,6 milioni di euro, che non erano presenti trimestre passato.
Per quanto riguarda l'outlook sulla rimanente parte del 2023 si dovrebbe avere un significativo miglioramento dell’utile netto rispetto allo scorso anno, che dovrebbe attestarsi a 1,2 miliardi di euro ed un Eps superiore agli 80 centesimi di euro, ed in ulteriore rafforzamento per il 2024. Tali numeri sono superiori a quelli delineati nel Piano Strategico, che sarà poi oggetto di aggiornamento e di presentazione al mercato il 12 dicembre prossimo. In quella sede si procederà ad aggiornare i target di remunerazione degli azionisti, che potranno riflettere i positivi risultati raggiunti in termini di redditività e di creazione organica di capitale.
Da sottolineare infine che il CdA ha deliberato di destinare ad una riserva non distribuibile un importo di circa 378 milioni di euro, corrispondente a 2,5 volte l'ammontare della cosiddetta imposta sugli extraprofitti, pari a circa 151 milioni di euro, al posto del versamento dell'imposta stessa.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione nel breve e medio periodo. Con volumi in calo è stata una giornata all'insegna della debolezza quella di ieri per il titolo Banco BPM con i prezzi che, chiudendo in area 4,864 euro, rimangono sempre vicino ai massimi di periodo posti in area 4,95-4,96 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il trend primario, aprendo la porta ad ulteriori rialzi prima verso i 5,40-5.50 euro e successivamente in direzione della soglia dei 6 euro, livelli che l'azione non vede da oltre 7 anni. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio che riportassero i corsi verso i 4,58-4,60 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero essere viste come nuovi occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto quest'ultimi livelli, aprirebbe le porte per un test del titolo sulla soglia dei 4,50-4,45 euro che rappresentano i minimi del mese passato. Dal punto di vista operativo una conferma la perdita di tali supporti dovrebbero far proseguire la fase correttiva in direzione dei 4,40 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di marzo. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di queste aree, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con possibili ulteriori discese fin verso i minimo dello scorso mese di agosto situati sulla soglia dei 4 euro.
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