La debole chiusura di Wall Street nella serata di ieri impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati sotto la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto sia verso le banche centrali in tema di tassi di interesse che alle tensioni geopolitiche. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.250 punti, mantenendo inalterate le chance per una continuazione di ulteriori apprezzamenti prima in direzione dei 34.300 punti e successivamente in direzione dei 34.500 punti, che rappresentano i massimi della scorsa settimana.
Tra i temi da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Banco BPM, con l'istituto che nella serata di ieri ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Banco BPM: utile netto dei primi 3 mesi a +40%
Nella serata di ieri l'istituto guidato da Giuseppe Castagna ha comunicato i dati dei primi tre mesi del 2024, che sono stati contrassegnati da una significativa crescita della performance operativa, in linea con il Piano strategico 2023-2026. Nello specifico la banca milanese chiude il periodo in corso con un utile netto in rialzo del 40% a 370 milioni di euro, con un risultato della gestione operativa aumentato a 765 milioni rispetto ai 610 milioni che si erano avuti nello stesso periodo del 2023.
Nel periodo in corso la raccolta diretta bancaria è risultata a 129,1 miliardi di euro, in aumento del 2,4% rispetto alla fine del 2023 e del 3,4% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Per quanto riguarda la raccolta indiretta ha raggiunto i 110,3 miliardi, in crescita di 4,1 miliardi euro rispetto al 31 marzo 2023 e di 14,7 miliardi euro rispetto a 12 mesi fa.
Per quanto riguarda invece gli impieghi netti performing “core”, rappresentati da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali, si sono attestati a 96,5 miliardi di euro con un volume di nuove erogazioni per 4,9 miliardi di euro. Nel periodo in corso è aumentato del 16,3% il margine di interesse attestatosi a 864,4 milioni di euro, mentre le commissioni nette hanno visto un apprezzamento del 5,8% a 521,6 milioni di euro.
Dando uno sguardo alla qualità del portafoglio, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 3,3% rispetto al 3,5% del 31 dicembre 2023, mentre il costo del credito annualizzato risulta in riduzione a 31 punti base rispetto a 53 punti base del 31 dicembre 2023. In questo contesto si conferma molto solida la posizione patrimoniale con un CET1 Ratio al 14,7%, rispetto al 14,2% di fine 2023, ed un MDA buffer a 567 punti base, in rialzo di 59 punti base rispetto al trimestre precedente. Da sottolineare infine che la banca ha confermato l'outlook sull'anno in corso, con la possibilità che dopo i conti del primo semestre alcuni obiettivi possano essere aumentati.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere l'impostazione dell'azione nel breve e medio periodo. E'stata una giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Banco BPM che, con un rialzo di quasi il 2%, chiude le contrattazioni in area 6,34 euro. Nel breve periodo le attese sono di una continuazione del trend primario al rialzo, che dovrebbe spingere le quotazioni in direzione dei massimi di periodo posti nei pressi dei 6,41 euro.
Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di tali livelli non solo andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo, ma aprirebbe le porte per ulteriori allunghi prima in direzione dei 6,55-6,60 euro e successivamente verso la soglia dei 7 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi 8 anni. In questo contesto rialzista eventuali fasi correttive in direzione dei 5,8 euro, minimi delle ultime settimane, potrebbe rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di questi supporti dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più profonda, il cui primo obiettivo sarebbe posto sui 5,6-5,55 euro ed in seguito gli ex massimi dello scorso mese di novembre situati in area 5,40 euro. Nel caso in cui tali sostegni dovessero essere violati, dovremmo assistere ad una continuazione delle vendite prima verso i 5,25 euro e successivamente in direzione dei 5,05-5 euro. Fondamentale sarebbe la tenuta di quest'ultimi livelli, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che la trendline ascendente che parte dai minimi registrati nel marzo dello scorso anni, per evitare altre discese fin verso i minimi del 2024 situati sui 4,60 euro.
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