Guardando alle Borse internazionali, quella odierna è stata una giornata tendenzialmente negativa. In Europa i principali mercati azionari hanno archiviato la giornata in territorio negativo mentre in America in controtendenza per il momento è solo il Nasdaq, in positivo dello 0,1% ma in allontanamento dai massimi di giornata.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la terza seduta della settimana sotto i 33.800 punti, allontanandosi in questo modo dalle forti resistenze situate sulla soglia dei 34.000 punti. Ricordiamo che dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree, che si avrebbe un ulteriore rafforzamento del quadro grafico con possibili nuovi apprezzamenti verso i 34.250-34.300 punti e a seguire 34.500 punti. Al contrario nuovi e rinnovati segnali di debolezza arriverebbero invece con la violazione dei forti supporti e minimi delle ultime ottave posti sulla soglia dei 33.000 punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore ci spostiamo a Wall Street con il titolo Apple, che potrebbe pagare alcune notizie in arrivo dalla Cina. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Apple: in calo le vendite di smartphone stranieri in Cina
Quella odierna è una seduta all'insegna della debolezza per il titolo Apple a Wall Street, su cui impattano alcune notizie provenienti dalla Cina. Nello specifico, secondo alcuni dati, in mano ad una società di ricerca vicina al governo, le vendite di telefoni di marca straniera nel Paese sono scese a 1,87 milioni durante lo scorso mese di agosto, rispetto ai 2,14 milioni che si erano registrate nello stesso periodo dell'anno passato. In questo contesto le vendite complessive di telefoni in Cina sono invece aumentate del 26,7% rispetto al 2023, raggiungendo i 24,05 milioni di telefoni nello scorso mese di agosto.
Ricordiamo che solo qualche settimana fa il colosso di Cupertino ha presentato l'atteso iPhone 16, potenziato con l'intelligenza artificiale i cui preordini sono risultati in discesa del 12,7%, rispetto a quelli che si erano avuto con il lancio dell'iPhone 15. Ricordiamo che su questi numeri ha impattato la forte concorrenza dei competitors cinesi come Huawei. Nel dettaglio l'iPhone 16 Pro Max vede un calo del 16%, mentre più accentuato risulta quello dell'iPhone 16 Pro, la cui discesa è vicina al 27%. Ricordiamo a questo riguardo che il management di Apple ha puntato particolarmente sull'iPhone 16 Pro Max, al punto di aver aumentato la produzione di quasi il 106% rispetto a quanto è stato fatto con iPhone 15 Pro Max, superando le 6 milioni di unità.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sul titolo. Al momento è una giornata all'insegna della debolezza per le azioni Apple, con i prezzi che passano di mano nei pressi dei 226 dollari. Con un importazione di fondo che rimane ampiamente al rialzo, una conferma dei prezzi sopra i 213-215 dollari, minimi delle ultime settimane, non andrebbe ad alterare il trend primario. Anzi la tenuta di queste aree dovrebbe rappresentare una nuova occasione di acquisto, con un primo obiettivo posto sugli ex massimi dello scorso mese di agosto in area 230 dollari. L'eventuale superamento di queste aree dovrebbe far aumentare le chance al titolo di andare a mettere sotto pressione i massimi di sempre situati sui 237 dollari, con target intermedi la chiusura del gap-down lasciato aperto lo scorso 17 luglio in area 231,46 dollari. Lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli si avrebbe un ulteriori accelerazione che potrebbe spingere i prezzi fin verso la soglia psicologica dei 250 dollari.
Al contrario la perdita dei 213 dollari dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più profonda con un primo target situato sui 210-208 dollari e successivamente gli ex massimi dello scorso mese di dicembre situati vicini alla soglia dei 200 dollari. Nel caso si realizzasse questa ipotesi, fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni per evitare un indebolimento del quadro grafico con possibili estensione della discesa prima verso i 195 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i 190-185 dollari.
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