E' stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti sui mercati azionari del Vecchio Continente che, grazie anche al buon dato arrivato dall'indice PMI dei servizi europeo, chiudono le contrattazioni in generale rialzo. In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la prima seduta della settimana nei pressi dei 34.000 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 34.150 punti e a seguire in direzione dei 34.300 punti. Al contrario il mancato ritorno oltre i 34.000 punti potrebbe riattivare la fase correttiva il cui primi obiettivo è situato sui 33.700 punti e successivamente i 33.500 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo Amplifon, con la società che in giornata ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Amplifon: ricavi dei primi tre mesi a +8,8%
Nelle scorse ore Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, ha comunicato i dati dei primi tre mesi dell'anno. Risultati contrassegnati da un forte incremento dei ricavi e da una redditività record. Questo grazie in particolar modo alla solida performance in Europa, in un mercato in fase di normalizzazione, alla continua crescita nelle Americhe e nell'Asia Pacifico e all'efficacia delle azioni di miglioramento della produttività avviate nella seconda parte dello scorso anno.
Nello specifico il periodo gennaio-marzo 2024 ha visto i ricavi aumentare dell'8,8% a 573,1 milioni di euro ed un risultato netto passare dai 34,9 milioni di un anno fa agli attuali 35,7 milioni di euro. Nel periodo in corso l'Ebitda ha visto una crescita del 10,7% a 136,8 milioni di euro, con un margine in aumento di 100 pb al 23,9%. Per quanto riguarda il Free Cash Flow si è attestato a 37,2 milioni di euro, rispetto ai 46,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2023, dopo Capex per 29,9 milioni di euro. In salita risulta l'indebitamento pari a 883,3 milioni di euro, rispetto agli 852,1 milioni di euro di fine 2023, dopo investimenti per Capex e M&A per un totale di circa 100 milioni di euro. In questo contesto la leva finanziaria al 31 marzo 2024 si attesta a 1,52x, sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2023.
Nel corso della presentazione dei dati il Ceo del Gruppo, Enrico Vita, ha sottolineato come il Gruppo sta proseguendo la sua espansione internazionale, grazie all'acquisizione nel corso del trimestre di oltre 150 punti vendita in Francia, Cina, Germania e America, il cui investimento ha visto un esborso di 70 milioni di euro. Inoltre oltreoceano il totale dei negozi diretti è di circa 400, grazie anche alle acquisizioni che si sono avute nei primi mesi dell'anno in corso.
Per concludere la società ha confermato l'outlook sul 2024 con ricavi consolidati in crescita high-single digit a cambi costanti e un margine Ebitda su base ricorrente superiore al 24,6% anche grazie alle azioni di miglioramento della produttività implementate nella seconda parte dello scorso anno.
Azioni Amplifon: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella seduta odierna. Con volumi quasi tripli rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta in deciso rialzo per il titolo Amplifon che, con un guadagno del 5%, ha chiuso le contrattazioni sopra la soglia dei 33 euro. Nel breve periodo una conferma dei corsi sopra i 32,5 euro, massimi dell'ultimo mese, dovrebbe far proseguire gli acquisti prima verso i 33,40 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, e successivamente in direzione dei massimi dell'anno in corso situati sui 34 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di quest'ultime aree, andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo con possibili ulteriori apprezzamenti verso i 35,75 euro ed in seguito sui top dell'anno passato situati sui 36,25 euro.
Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 31 euro, minimi della seduta odierna, che l'azione potrebbe tornare ad essere oggetto di vendite in direzione del bottom degli ultimi due mesi situato sulla soglia dei 30 euro, nei cui pressi troviamo la media mobile di lungo periodo. La violazione di tali supporti dovrebbe riattivare il trend discendente, innescatosi dai top di periodo nella seconda parte dello scorso mese di marzo, in direzione dei minimi dell'anno in corso posti sui 29,20-29,15 euro. Nel caso in cui dovessimo vedere una violazione di questi supporti, si avrebbe un deciso indebolimento della struttura grafica con possibili discese fin verso i minimi del dicembre dello scorso anno in area 27,55 euro.
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