Il 2025 è stato finora un anno molto tormentato per le azioni Alphabet. Il sentiment degli investitori è peggiorato gradualmente, nonostante l'azienda presenti una serie di note positive che spingerebbero ad acquistare il titolo in Borsa.
La società madre di Google mantiene saldo il dominio della ricerca online, detenendo una quota di mercato dell'89,6% secondo gli ultimi dati di Statista del mese di gennaio. Si tratta di un calo rispetto al 92,9% dello stesso periodo del 2023, che non è comunque abbastanza da far suonare campanelli d'allarme. Tra l'altro, nell'ultima trimestrale, le entrate pubblicitarie hanno superato le aspettative degli analisti.
Anche le previsioni sono incoraggianti. La società stima ricavi in crescita del 16% circa quest'anno, mentre gli utili netti dovrebbero salire a due cifre fino al 2027. Il consensus è altrettanto positivo sulle entrate 2025, avendo aumentato le proiezioni nell'ultimo mese.
Alphabet ha inoltre una serie di attività che hanno una ricca valutazione. Ad esempio, secondo le stime di Needam, YouTube verrebbe valutato 666 miliardi di dollari se separato dal gruppo, mentre l'unità di intelligenza artificiale DeepMind e dei chip Tensor Processing Units potrebbe valere fino a 700 miliardi di dollari, ha previsto D.A. Davidson. Non finisce qui, perché il segmento di guida autonoma Waymo a ottobre scorso è stato valutato oltre 45 miliardi di dollari.
Un altro aspetto positivo che interessa Alphabet è il fatto che il business, incentrato sulla pubblicità, è considerato a basso rischio di dazi, diversamente da aziende di hardware come Apple. Dulcis in fundo, le azioni Alphabet hanno ora multipli interessanti. Il titolo è infatti il più economico dei Magnifici Sette (Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla), essendo scambiato a meno di 17 volte gli utili previsti. Peraltro, il multiplo è vicino al minimo del 2023 ed è molto al di sotto della media di lungo termine.
"Questo rappresenta un valore significativo", ha detto Kevin Walkush, gestore di portafoglio presso Jensen Investment Management. "Se il mercato identificasse in modo appropriato la durata e la coerenza della sua crescita e della generazione di flusso di cassa libero, il multiplo sarebbe un po' più alto".
Azioni Alphabet: perché gli investitori vendono?
Attualmente, l'80% degli analisti monitorati da Bloomberg raccomanda l'acquisto delle azioni Alphabet, con un prezzo obiettivo medio di circa il 50% in più rispetto a quello attuale. Ma allora perché gli investitori stanno vendendo il titolo a Wall Street? Secondo gli esperti di mercato, concorrono diversi fattori.
Innanzitutto ci sono preoccupazioni che Google possa continuare a perdere quote di mercato a favore di rivali come ChatGPT. Infatti, se si considera il calo rispetto a gennaio 2023, si può notare come esso sia cominciato proprio nel periodo in cui sul mercato si è avventato il chatbot dell'intelligenza artificiale di OpenAI.
"È difficile quando si ha una quota di mercato così alta, perché non si può fare altro che scendere", ha detto Walkushdi Jensen Investment Management. "Non pensiamo che Alphabet perderà il suo dominio nella ricerca e crediamo che il mercato stia esagerando con questa preoccupazione, ma viene ancora percepita come un rischio esistenziale".
Tale rischio è legato all'AI, su cui Alphabet sta investendo molto. A febbraio il gigante di Mountain View ha annunciato 75 miliardi di dollari di spese in conto capitale per il 2025. Una cifra che ha superato le aspettative ed è stata confermata questa settimana. Gli investitori sono in ansia per il fatto che le spese per la costruzione dei modelli e delle infrastrutture AI siano eccessive e non si traducano in una migliore crescita futura. Almeno, non nel modo in cui si sperava. "Il rischio è che gli utenti più giovani gravitino verso servizi come ChatGPT di OpenAI", ha affermato Per Ben Reitzes, analista di Melius Research.
Gli investitori sono rimasti delusi anche dalle vendite dell'unità cloud della Big Tech nell'ultima trimestrale. La divisione è fortemente legata alla domanda di intelligenza artificiale. Google Cloud rappresenterà circa il 14% delle entrate complessive dell'azienda.
Ciò nonostante, Divyaunsh Divatia, analista di ricerca presso Janus Henderson Investors, è molto ottimista. "Alphabet ha tutte le risorse per vincere", ha detto. "Vogliamo vedere una maggiore adozione di Gemini e dei suoi altri prodotti di intelligenza artificiale, ma pensate a tutto ciò che si ottiene con le azioni Alphabet: non solo la ricerca e il cloud, che stanno crescendo, ma anche la più grande società di media al mondo con YouTube e Waymo, che è potenzialmente significativo. Ottenere tutto questo a un prezzo inferiore rispetto all'
S&P 500 è un valore reale".