Apple rimane sotto la lente degli investitori a Wall Street, mentre si intensifica la concorrenza in Cina. Huawei infatti sta rinnovando la sua strategia di vendita al dettaglio e sta aprendo in modo aggressivo dei flagship store in Cina, alcuni dei quali a pochi passi dai negozi Apple, nel tentativo di riconquistare il trono dell'elettronica premium nel più grande mercato mondiale degli smartphone.
Huawei ha aperto quattro negozi di questo tipo nelle principali città cinesi tra dicembre e febbraio, un’aggressiva mossa di marketing da parte di un'azienda che si è affidata in gran parte a distributori autorizzati e che si sta riprendendo dalle sanzioni degli USA imposte nel 2019 che hanno paralizzato la sua attività nel settore degli smartphone fino a quando non è riuscita a procurarsi parti di ricambio nazionali.
Apple ha 47 negozi nella Cina continentale, mentre Huawei, che non ha aperto un flagship store fino al 2019, ora ne ha 11. "Penso che ne apriranno più di 20. Alla fine raggiungerà Apple", ha detto Ethan Qi, direttore associato della società di ricerca Counterpoint.
Si tratta di un netto contrasto con il 2021, quando i negozi autorizzati dell'azienda furono chiusi in tutta la Cina a causa della carenza di prodotti dovuta alle sanzioni statunitensi. Da allora Huawei ha sviluppato i propri chip e ha introdotto prodotti altamente popolari con capacità 5G.
La sua rinnovata spinta di marketing rappresenta una sfida importante per Apple, che ha subito un crollo del 6,6% nelle vendite di iPhone in Cina a 10,8 milioni nel primo trimestre, secondo i dati IDC. Al contrario, Huawei ha aumentato le spedizioni di smartphone del 110%, raggiungendo 11,7 milioni nel primo trimestre e superando Apple come secondo produttore di smartphone in Cina.
La spinta a costruire più negozi propri sottolinea anche la forte dipendenza di Huawei dalle vendite offline. Secondo Toby Zhu, analista di Canalys, tra il 70% e l'80% delle vendite di Huawei proviene da negozi fisici, mentre Apple vede circa il 40% delle sue vendite provenire dall'online. "
Xiaomi, Oppo e Vivo sono tutti colpiti (dal ritorno di Huawei)", ha detto Zhu, riferendosi agli altri produttori di smartphone cinesi. "Ma per il momento l'impatto maggiore è stato su Apple". In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
I prezzi di Apple rimangono impostati al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi registrati il 19 aprile scorso in area 164 dollari. I prezzi ieri hanno effettuato il test della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati il 14 dicembre e il 24 gennaio, ora transitante a 187 dollari. La struttura tecnica favorirebbe l’implementazione di strategie long in linea con l’andamento di breve termine.
Guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono un potenziale minimo intorno al 20 maggio, seguita da un potenziale rialzo che potrebbe estendersi fino a inizio settembre.
In caso di ritracciamento, eventuali segnali di forza in prossimità del supporto orizzontale a 178 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long con primo obiettivo di profitto a 190 dollari e target ambizioso in zona 196 dollari.
Il quadro tecnico attualmente favorevole ai long verrebbe compromesso nel breve termine con la violazione del supporto a 178 dollari, mossa che potrebbe trasportare i corsi alla successiva area di concentrazione di domanda compresa tra i 170 e i 164 dollari.
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