Durante la Worldwide Developers Conference (WWDC) di questa settimana, Apple ha annunciato l'accordo con OpenAI per integrare il chatbot di successo ChatGPT nei dispositivi della Big Tech come iPhone, iPad e Mac, nonché nell'assistente vocale Siri. Tuttavia, niente è stato detto riguardo i dettagli finanziari dell'operazione, ovvero su come questa verrà regolata e quali saranno i ritorni monetari per entrambe le aziende coinvolte nel deal.
Secondo alcune persone vicine alla questione, Apple non fornirà un pagamento in denaro a OpenAI, ma offrirà qualcosa che abbia valore uguale, se non superiore. In sostanza, il colosso di Cupertino permetterà alla startup di rafforzare il suo marchio attraverso l'applicazione della tecnologia su centinaia di milioni di dispositivi.
Dal canto suo Apple può offrire ai suoi clienti un chatbot avanzato, spingendo le persone ad acquistare i dispositivi, nonché a passare più tempo su di essi e a spendere per gli aggiornamenti. Alla fine la partnership sarebbe un win-win senza che inizialmente generi entrate significative per nessuna delle parti. I guadagni dovrebbero entrare in gioco in seguito.
Accordo Apple-OpenAI: ecco come guadagnarci
Analizzando la situazione, però, nella struttura attuale OpenAI dovrebbe sostenere dei costi che alla lunga potrebbero far risultare poco conveniente la collaborazione con Apple. L'azienda che ha rivoluzionato il mondo dell'intelligenza artificiale, in questo momento sta pagando Microsoft per il cloud computing Azure che ospita ChatGPT sulla piattaforma. In aggiunta, più sono le persone che utilizzato il chatbot, più OpenAI deve sostenere delle spese. Questo può essere un fattore di un certo peso, considerando il numero di dispositivi di Apple.
La situazione potrebbe essere risolta convertendo gli utenti che utilizzano gratuitamente la funzione ChatGPT in utenti a pagamento. Considerando che i piani di abbonamento di OpenAI partono da 20 dollari al mese, per la società alla fine sarebbe un bel guadagno se almeno una parte del bacino di utenza di Apple sottoscrivesse l'abbonamento. Chiaramente, ci guadagnerebbe anche la seconda società più capitalizzata del mondo, in quanto il processo utilizza la sua piattaforma di pagamento, per cui Apple tratterrebbe una quota dell'abbonamento.
Un vantaggio per l'azienda guidata da
Tim Cook consiste nel fatto che
l'accordo con OpenAI non è esclusivo. Nella sua spinta verso l'intelligenza artificiale, Apple sta discutendo circa l'offerta ai suoi clienti del chatbot Gemini di Google. Inoltre, è in trattative con Anthropic per realizzare una partnership per l'utilizzo del suo modello AI (Artificial Intelligence).
In definitiva, l'obiettivo del gigante dell'iPhone è quello di avere un ventaglio di servizi di intelligenza artificiale in offerta per gli utenti, in maniera del tutto simile alle opzioni che offre riguardo il motore di ricerca del browser Safari.