Mentre permane la tensione sui mercati a causa della guerra commerciale avviata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il titolo Apple ha continuato a subire forti pressioni, con un calo del 3,7% registrato solo ieri.
Tra le principali aziende tech a grande capitalizzazione, Apple sembra essere quella che sta vivendo il momento più complicato. Nella giornata di lunedì, solo tre nomi tra i “magnifici sette” hanno chiuso in ribasso: Apple, Microsoft e Tesla. Vediamo tutti i dettagli e la possibile strategia operativa.
Apple: market cap in picchiata con dazi e dipendenza Cina
Le preoccupazioni degli operatori riguardano l’impatto che le politiche tariffarie dell’amministrazione Trump potrebbero avere sull’azienda. Questo ulteriore ribasso porta il totale delle perdite accumulate da Apple negli ultimi tre giorni al 19%, flessione che corrisponde a una diminuzione di circa 638 miliardi di dollari nella sua capitalizzazione di mercato.
Gli esperti sottolineano come Apple sia tra le realtà più vulnerabili nel contesto di un'escalation commerciale, data la sua forte dipendenza dalla Cina, attualmente soggetta a tariffe fino al 54%. Sebbene l’azienda abbia già avviato la produzione anche in Vietnam, India e Thailandia, queste nazioni potrebbero anch’esse essere colpite da nuovi dazi nell’ambito della strategia commerciale di Trump.
Prezzi in aumento o utili in calo, cosa aspettarsi da Apple?
Secondo le previsioni degli analisti, Apple potrebbe trovarsi costretta a ritoccare verso l’alto i prezzi dei suoi prodotti oppure a farsi carico direttamente dei costi imposti dalle nuove tariffe. Gli esperti di UBS, ad esempio, stimano che l’iPhone di fascia alta potrebbe arrivare a costare fino a 350 dollari in più, ossia circa il 30% rispetto all’attuale prezzo di listino di 1.199 dollari.
Tim Long, analista di Barclays, ha osservato che un mancato aumento dei prezzi potrebbe tradursi in una contrazione dell’EPS fino al 15%. Tuttavia, il colosso di Cupertino potrebbe anche scegliere di ristrutturare la propria catena di fornitura per ridurre l'esposizione ai dazi, facendo arrivare i suoi prodotti negli USA da Paesi con imposizioni più leggere. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Apple sono evidentemente impostate al ribasso nel breve periodo, in particolare dai massimi registrati in area 260 dollari a fine dicembre 2024. Con il crollo visto nelle ultime sedute di contrattazioni a Wall Street, i prezzi hanno violato dapprima il supporto statico a 208 dollari e successivamente il sostegno a 196 dollari, tornando su valori che non si vedevano da un anno.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali considerati mostrano una potenziale fase di debolezza che potrebbe durare fino all’inizio della terza decade del mese, seguita da una potenziale fase di rialzo che potrebbe estendersi fino a inizio giugno.


Passando all’operatività, si potrebbero quindi valutare strategie "long" in caso di segnali di forza presso l’area di supporto compresa tra i 174,50 e i 164 dollari. Posizioni in acquisto da questa zona avrebbero come primo obiettivo – nel breve termine – la resistenza a 196 dollari e successivamente l’ostacolo a 208 dollari.
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