Apple chiude l'ultima seduta di Wall Street al 2,4%, con gli investitori entusiasti per l'ultima indiscrezione secondo cui il colosso di Cupertino starebbe accelerando per lo sviluppo della sua auto elettrica. Ma c'è di più, l'azienda si sta concentrando sul progetto dei veicoli a guida autonoma, lanciando una sfida ai leader tecnologici nel settore.
Finora Apple stava seguendo 2 percorsi in tale direzione. Uno è quello di tirare fuori un modello di auto a guida autonoma limitata, essenzialmente incentrato sulle funzioni di sterzo e accelerazione. Un altro invece che contemplava il servizio completo dove non è richiesto alcun intervento di un conducente. Adesso non vi sono più dubbi, il team di lavoro guidato da Kevin Lynch sta indirizzando gli sforzi nella seconda opzione.
Apple: come sarà il modello di auto a guida autonoma
Il modello di auto che ha in mente Apple potrebbe vedere la luce tra 4 anni, stando a quelli che sono gli obiettivi aziendali, accelerando nella tabella di marcia che all'inizio del 2021 gli ingegneri avevano previsto potesse realizzarsi in una tempistica che andava da 5 a 7 anni. Ovviamente il programma dipende dalla capacità dell'azienda di completare il sistema di guida dal punto di vista tecnologico, ma se qualcosa dovesse andare storto non è escluso che venga presentato sul mercato un veicolo tecnologicamente inferiore.
Ma come sarà il modello ideale? Lynch e il suo entourage stanno studiando una vettura senza volante e pedali, dove all'interno le postazioni sono state pensate perché i passeggeri potessero guardarsi frontalmente, come in una limousine. Nel centro del veicolo ci sarebbe uno schermo touch screen simile a un iPad dove le persone possono interagire con il veicolo durante il viaggio per dare eventualmente delle istruzioni. È ancora in discussione se l'auto deva avere o meno un volante standard di emergenza nel caso in cui dovesse essere necessario prendere il controllo del mezzo.
Riguardo il chip utilizzato, è oggi il più avanzato che Apple ha sviluppato internamente finora ed è costituito da processori neurali che gestiscono l'intelligenza artificiale necessaria per la guida autonoma. Per l'alimentazione del veicolo la società guidata da Tim Cook sta valutando la compatibilità con un sistema di ricarica combinato che consentirebbe di accedere a una rete globale di stazioni di ricarica molto vasta.
Guida autonoma: per Apple una sfida difficile
La sfida di Apple è quanto di più difficile possa essere affrontato, tant'è che i tecnici sono molto scettici sulla tempistica di realizzazione. Ad ogni modo il produttore di iPhone è un outsider del settore e avrà quasi certamente bisogno di una solida partnership per costruire una vettura di tale portata. Cosa che l'azienda sta prendendo in considerazione vagliando svariate possibilità con alcuni grandi produttori.
Da quando è iniziato il progetto nel 2014 sono stati numerosi i problemi riscontrati all'interno dell'azienda, con lotte per la leadership, licenziamenti e ritardi. Quando tutto è passato in mano a Kevin Lynch, che ha sostituito Doug Field nel frattempo passato alle dipendenze di Ford Motor dopo 3 anni in carica, sembra che l'azienda si stia orientando più convintamente per la realizzazione del grande progetto.
Se si guarda a ciò che sta succedendo altrove sulla guida autonoma verrebbe da dire che Cupertino stia inseguendo un Santo Graal, dal momento che i giganti della tecnologia già ben inseriti nel settore stanno faticando non poco.
Il numero uno dei veicoli elettrici Tesla sta investendo molto ma ancora siamo lontani dal vedere su strada la prima auto completamente autonoma. Waymo di Google ha avuto rallentamenti di marcia notevoli con la partenza di alcuni elementi chiave nel progetto. Uber Technologies ha iniziato a lavorarci sopra ma poi ha deciso di vendere la sua divisione di guida autonoma nel 2020. Con Apple sarà la volta buona?