La debolezza innescatasi ieri in scia alle conferme di Banche Centrali sempre più aggressive in tema di tassi di interesse, prosegue anche nell'ultima seduta della settimana sui principali mercati azionari europei. In questo contesto il FTSE Mib cerca, dopo aver perso la soglia dei 27.000 punti, di tenere l'area dei 26.650 punti per evitare che la fase correttiva possa continuare verso i 26.250-26.300 punti.
Saras vola in Borsa dopo promozione Barclays
Tra i titoli che nella seduta odierna schivano le vendite troviamo Saras, grazie alla promozione arrivata da Barclays il cui rating passa da underweight a overweight con un target price a 0,90 euro. Secondo gli analisti della banca britannica, le aspettative sulle attività di raffinazione per l'azienda sono troppo basse. "A nostro avviso", spiegano, "i timori relativi all'aumento del gas naturale, dell'energia e dei costi del carbonio sono eccessivi. In particolare, Saras non ha alcuna esposizione netta al gas naturale dal momento che produce il proprio idrogeno e dall'altra parte i costi di carbonio e di energia ci sembrano comunque gestibili".
La banca sottolinea che le condizioni del mercato del gasolio hanno portato il settore a margini più elevati per i quali Saras ha un'esposizione elevata. I margini sembrano pronti a salire nel breve periodo dato un probabile allentamento delle restrizioni in Asia e in alcune parti d'Europa. "Ci aspettiamo che questo determini una significativa riduzione della leva finanziaria, con un indebitamento netto in calo del 40% in termini annuali nel 2022", commentano gli analisti che hanno aggiornato le stime di ebitda 2022/2023, ora in media del 24% più alte di quelle del consenso di Bloomberg.
Azioni Saras: analisi tecnica e strategie operative
Il rimbalzo odierno, accompagnato da volumi quasi 5 volte la media giornaliera mensile, non cambia al momento il trend generale sulle azioni Saras, la cui impostazione rimane sempre al ribasso. Dal punto di vista operativo sarà solo con il superamento di 0,60 euro che il titolo invierebbe un segnale positivo.
In tal caso si formerebbe infatti un modello di doppio minimo. Uuna conferma oltre questi livelli non solo migliorebbe la struttura grafica ma aprirebbe la porta ad un importante recupero che potrebbe spingersi in prima battuta verso gli 0,63 euro e a seguire 0,68 euro.
Al contrario, con ritorni sotto gli 0,55 euro le quotazioni andrebbero a rimettere sotto pressione i minimi di periodo, posti nei pressi degli 0,52 euro. L'eventuale rottura di tali supporti rimetterebbe in moto il trend discendente e a quel punto non sorprenderebbe vedere i prezzi indirizzarsi verso i minimi di fine 2020, in area 0,42 euro.