Inizio di settimana volatile e nervoso sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in attesa di conoscere gli sviluppi dei nuovi colloqui tra Russia ed Ucraina, si avviano a chiudere all'insegna della debolezza ma in recupero dai minimi toccati nelle prime ore di contrattazione.
In questo contesto il FTSE Mib, dopo essere sceso fin verso la soglia dei 21.000 punti, si avvia a chiudere la seduta sopra l'area dei 22.000 punti. La tenuta di questi livelli potrebbe far proseguire il recupero dai minimi giornalieri verso i 22.500 punti e a seguire 22.750-22.800 punti.
Tra i titoli che si mettono in luce a Piazza Affari troviamo Leonardo e Fincantieri che sfruttano i rumors di un possibile aumento della spesa militare da parte del Governo italiano nell'ordine degli 8-10 miliardi di euro per i prossimi 5 anni.
Tutto questo avvicinerebbe l'Italia all'obiettivo NATO che parla del 2% di spesa per la difesa in rapporto al PIL. Nello specifico ricordiamo che il business militare pesa quasi l'80% sul fatturato di Leonardo mentre per Fincantieri è nell'ordine del 25%. Dal punto di vista dell'analisi tecnica cosa ci dicono i due grafici?
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
La correzione innescata nelle ultime sedute della scorsa settimana non ha alterato al momento il trend rialzista sulle azioni Leonardo. La conferma di questo arriva dal recupero innescatosi nella seduta odierna con i prezzi che, dopo aver testato i primi supporti posti nei pressi dei 7,35-7,40 euro, hanno ripreso la strada dei rialzi.
Nel breve le attese sono per un test sulla soglia degli 8 euro oltre i quali non dovrebbero sorprendere allunghi in direzione degli 8,40 euro e a seguire 9 euro. Al ribasso segnali di debolezza arriverebbero solo con discese sotto i 7 euro con primi target ribassi situati sui 6,60 euro e a seguire 6,10 euro.
Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative
Il movimento odierno, che catologhiamo come un normale rimbalzo tecnico, non cambia al momento il trend ribassista presente su Fincantieri che ha spinto i prezzi dagli 0,80 euro toccati a giugno 2021 agli 0,45 euro avvicinati nella seduta odierna.
Per avere al contrario un primo segnale di positività le quotazioni dovrebbero riportarsi oltre le prime resistenze di breve poste sugli 0,58 euro, sopra le quali si avrebbero allunghi verso gli 0,62 euro e a seguire sui massimi della scorsa ottava in area 0,64-0,65 euro. Solo con il breakout di questi ostacoli il titolo metterebbe in un angolo la fase correttiva e si aprirebbe la strada per recuperi più importanti.
Questo perchè verrebbe rotta la trendline ribassista che parte dai massimi di giugno. Al ribasso discese sotto 0,5 euro metterebbero sotto pressione i minimi di periodo in area 0,45 euro. L'eventuale rottura di questi ultimi livelli farebbe proseguire il downtrend verso i minimi del 2020 posizionati sulla soglia degli 0,40 euro.