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Azioni FCA sugli scudi oggi. A spingere gli acquisti sono le proposte mosse con PSA per ottenere il via libera alla fusione dall'antitrust UE. Dettagli e analisi tecnica
Seduta all’insegna dei rialzi per le azioni FCA, che si attesta a 10,61 euro, in rialzo del 3,71% rispetto alla seduta dello scorso 25 ottobre. Da inizio anno, il titolo ha messo a segno un -20,32%.
Azioni FCA: i motivi del rialzo in Borsa
A spingere gli acquisti sul titolo è la notizia relativa al fatto che l’azienda ha presentato insieme al futuro partner PSA delle concessioni per ridurre i timori dell’Antitrust europea sul mercato dei veicoli commerciali. La decisione è avvenuta al fine di ottenere l’approvazione dell’autorità per la fusione che andrà a creare il quarto gruppo automobilistico a livello mondiale.
Nel dettaglio FCA e PSA permetteranno ai loro rivali di riparare i furgoni all’interno delle loro concessionarie congiunte e l’azienda francese si è anche offerta di allargare la fabbrica di furgoni in Francia dove produce mezzi Toyota su contratto al fine di incrementare la presenza competitiva del gruppo giapponese.
Secondo alcune fonti poi, PSA potrebbe vendere i monovolume vicino ai prezzi marginali. L’approvazione della proposta è attesa entro la metà del prossimo novembre e costituisce il principale ostacolo posto in essere dall’Antitrust al fine di dare il via libera alla nascita di Stellantis.
Azioni FCA: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico le azioni FCA stanno mettendo in luce una struttura positiva dalla seconda metà di marzo 2020. I corsi sono infatti riusciti ad effettuare la violazione del livello orizzontale a 9,633 euro e della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 9 marzo e 12 agosto 2020. Da evidenziare anche la capacità dei compratori di reagire prontamente sul pullback della trendline menzionata prima.
L’impostazione rimarrà a favore del fronte rialzista fino a che i prezzi riusciranno a mantenersi al di sopra dell’area compresa tra i 9,63 e i 10 euro, zona che se dovesse subire una violazione permetterebbe di dare ai venditori il via libera per una nuova fase discendente. Al momento comunque, le quotazioni sembrano indirizzate verso la zona degli 11,28 euro, dove transita la trendline che unisce i top dell’1 giugno 2018 a quelli del 12 novembre 2019.
Se anche tale ostacolo dovesse venire valicato il target si sposterebbe sulla soglia psicologica dei 12 euro, dove verrebbe effettuata la prova di tenuta del livello dinamico che unisce i lows del 12 gennaio 2017 e del 16 agosto 2019. Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura long sfruttando un allungo oltre area 10,66 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 10,30 euro, mentre l’obiettivo a 11,10 euro.