La possibilità che la Federal Reserve possa tagliare nel prossimo mese di settembre i tassi di interesse ha sostenuto anche oggi i mercati azionari europei, con una generalizzata chiusura in rialzo. Segno più anche a Wall Street, dove il Dow Jones fa meglio di Nasdaq e S&P 500.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la terza seduta della settimana in guadagno dello 0,6% in area 42.186,37punti. Dal punto di vista operativo prosegue il rafforzamento dell'indice italiano si conferma sopra i 42 punti. L'indice italiano potrebbe proseguire il suo trend rialzista.
In questo caso un prossimo target sarebbe posto sui 42.250-42.300 punti e successivamente i 42.500 punti. Al contrario il ritorno dei corsi sotto i 40 mila punti dovrebbe riattivare un trend di breve ribassista, con prossimi target sui 39.500 punti.
Tra i titoli sotto i riflettori quet'oggi a Wall Street troviamo Amazon. La società fondata da Jeff Bezos ha comunicato di voler espandere la consegna di generi alimentari in giornata. Andiamo a scoprire i dettagli.
Amazon espande la consegna di generi alimentari
La Big Tech Usa ha comunicato che sta investendo 4 miliardi di dollari per espandere il proprio servizio di consegna di generi alimentari deperibili.
Al momento questo è disponibile in 1000 città americane, ma entro la fine del 2025 dovrebbe toccare 2.300 città. L'obiettivo da parte della società è quello di competere in questo settore sia con Walmart+ che con Instacart.
In questo modo gli abbonati al servizio Prime di Amazon potranno ricevere a domicilio, carne, latte e piatti surgelati nello stesso giorno in cui questi sono stati ordinati. In precedenza, gli ordini di generi alimentari degli abbonati Prime venivano consegnati tramite Amazon Fresh o Whole Foods.
Ora il servizio aggiuntivo completerà gli ordini attraverso le sue sedi logistiche di consegna nel corso della stessa giornata. Inoltre entro la fine dell'anno Amazon cercherà di consegnare dopo 24 ore i generi alimentari in più di 4 mila comunità rurali statunitensi.
La consegna in giornata è gratuita per i membri Prime, che pagano 14,99 dollari al mese o 149 dollari all'anno per quanto riguarda gli ordini superiori a 25 dollari. Per fare un confronto il servizio offerto da Walmart, questo costa 98 dollari all'anno e offre consegne in giornata in meno di tre ore, con alcuni ordini che arrivano in soli 30 minuti.
Nello scorso mese di maggio Walmart ha comunicato che entro breve dovrebbe essere in grado di consegnare entro 3 ore al 95% della popolazione americana. Ricordiamo che nel periodo febbraio-aprile il gruppo ha visto un aumento del 91%, rispetto allo stesso periodo del 2024, delle consegne in meno di tre ore.
Amazon: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno comportando le azioni Amazon a Wall Street. È una prima parte di giornata in leggero territorio positivo per il titolo Amazon, con le quotazioni che si portano in direzione dei 223 dollari.
Nel breve periodo una conferma dei corsi sopra queste aree dovrebbe favorire una continuazione degli acquisti in direzione dei 231 dollari, dove non solo verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 1 agosto ma dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend.
Nel caso in cui le azioni dovessero lasciarsi alle spalle queste aree, aumenterebbero le possibilità di una continuazione del trend prima verso i 235-236 dollari e a seguire i 242.5-243 dollari che rappresentano i massimi di sempre.
Al contrario una discesa dei corsi sotto i 218 dollari, minimi intraday di questa ottava, aprirebbe le porte a delle prese di beneficio con un primo target ribassista sui 210 dollari.
L'eventuale perdita di queste aree, minimi dell'ultimo mese e dove transita la media mobile di lungo periodo, andrebbe a indebolire nel medio periodo la struttura grafica del titolo, con discese in direzione dei 205 e successivamente i 198 dollari.
Dal punto di vista operativo la violazione di questi sostegni aumenterebbe le possibilità prima per una chiusura del gap-up sui 194,7 dollari e a seguire i 190 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi di fine 2022 e congiunge quelli di ottobre 2023.
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