Il mondo dei mercati finanziari è pieno di indicatori, grafici e modelli che cercano di prevedere se il momento è più favorevole a comprare o a vendere. Tra questi, uno dei più curiosi e discussi è il Sell-Side Indicator (SSI) di Bank of America (BofA), uno strumento che spesso attira l’attenzione perché viene considerato una sorta di “termometro” del mercato.
A differenza di molti indicatori basati esclusivamente su dati economici o tecnici, questo misura qualcosa di più sfuggente: il livello di ottimismo (o pessimismo) degli strategist di Wall Street. Per questo, comprenderlo significa capire non solo cosa fanno i mercati, ma anche come li percepiscono i professionisti che li osservano ogni giorno.
Cos’è il Sell-Side Indicator di BofA
Il Sell-Side Indicator è un indice creato da BofA che stima il posizionamento consigliato dagli strategist del settore “sell-side”, cioè quei professionisti del mercato che lavorano per le grandi banche d’investimento e forniscono raccomandazioni ai clienti. In sostanza, l’SSI misura quanto, in media, questi esperti suggeriscono di investire in azioni americane all’interno di un portafoglio bilanciato.
Il valore dell’indicatore è espresso come una percentuale: più è alto, maggiore è la quota di capitale che gli strategist raccomandano di allocare sull’azionario. Se il valore è basso, significa che stanno suggerendo un’esposizione più prudente, magari aumentando la liquidità o preferendo obbligazioni.
La genialità dell’SSI sta nel fatto che non è semplicemente un dato sulle posizioni effettive, ma una sintesi del sentiment dei professionisti. E, come spesso accade nei mercati, quando tutti sono troppo ottimisti o troppo pessimisti, è lì che si presentano i rischi o le opportunità più interessanti.
Perché è considerato un indicatore “contrarian”
Un aspetto fondamentale del Sell-Side Indicator è che viene interpretato in maniera contrarian. Questo significa che la lettura dell’indicatore va “al contrario”: non si seguono le raccomandazioni implicite degli strategist, ma si osserva come il loro livello di entusiasmo tenda a coincidere con i momenti meno favorevoli dei mercati.
Per fare un esempio: quando gli strategist suggeriscono di investire molto in azioni, quindi quando l’SSI è alto, significa che c’è un eccesso di ottimismo. E nella storia dei mercati, periodi di entusiasmo molto elevato precedono spesso fasi di correzione. Al contrario, quando l’indicatore scende e segnala un sentimento molto cupo, spesso è il segnale che le vendite hanno raggiunto il loro picco e che si stanno preparando condizioni più favorevoli per un rimbalzo.
Questa logica si basa su un principio noto: gli estremi di sentiment tendono a coincidere con i punti di inversione del mercato. Non perché gli strategist “abbiano torto”, ma perché sono esseri umani come tutti gli altri, influenzati dal clima generale, dai recenti movimenti dei mercati e dalla pressione dei clienti. Quando tutto sale, è naturale diventare più fiduciosi; quando i mercati scendono, la prudenza prende il sopravvento. E proprio questa dinamica ciclica permette all’indicatore di funzionare.
Sell-Side indicator di BofA: come si calcola
Il Sell-Side Indicator non è un indicatore tecnico basato su prezzi o volumi, ma un indice di sentiment che sintetizza le raccomandazioni degli strategist delle grandi banche d’investimento (sell-side). Non esiste una formula “pubblica” ufficiale con numeri esatti, ma il metodo generale di calcolo segue questi passaggi:
Raccolta delle raccomandazioni degli strategist
Bank of America monitora le raccomandazioni di decine di strategist sell-side che coprono il mercato azionario statunitense. Ogni stratega indica come allocare il capitale tra azioni e altre classi di attivo (obbligazioni, liquidità). Tipicamente le raccomandazioni sono categorizzate come:
- Overweight (sovrappesare le azioni)
- Neutral (peso normale)
- Underweight (sottopesare le azioni)
Assegnazione di valori numerici
A ciascuna raccomandazione viene attribuito un punteggio numerico:
- Overweight → 1
- Neutral → 0,5
- Underweight → 0
Calcolo della media
Si fa una media ponderata delle raccomandazioni di tutti gli strategist. Questo restituisce un valore percentuale tra 0% e 100%, che rappresenta la raccomandazione media degli strategist per il mercato azionario.
Come si interpreta in pratica
Bank of America ha definito quattro soglie importanti, come si può vedere di seguito:
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Zona di euforia (valori > 70%): quando l’indicatore supera il 70%, significa che gli strategist suggeriscono in media di avere una quota molto alta di azioni nel portafoglio. Questo livello è considerato eccessivamente ottimistico e, secondo la logica contrarian, segnala un rischio maggiore di correzione nel mercato azionario nei mesi successivi. In altre parole, quando tutti sono troppo fiduciosi, il mercato tende a scontrarsi con la realtà e può scendere.
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Zona neutra (valori tra 50% e 70%): valori compresi tra il 50% e il 70% indicano un sentiment positivo ma non estremo. In questa fascia, l’indicatore non fornisce segnali contrarian forti; riflette una condizione di normale fiducia nel mercato.
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Zona di prudenza (valori tra 30% e 50%): in questa area gli strategist suggeriscono di ridurre leggermente l’esposizione azionaria. Non è ancora panico, ma indica maggiore cautela.
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Zona di panico (valori < 30%): valori sotto il 30% segnalano pessimismo estremo. Gli strategist raccomandano di avere poca esposizione azionaria, e secondo l’approccio contrarian, questi momenti spesso coincidono con opportunità di acquisto perché il mercato ha già scontato molta paura.
In sostanza, il Sell-Side Indicator non è un sistema di trading e non indica il giorno preciso in cui comprare o vendere, ma mostra la direzione dei "venti psicologici". Spesso è più utile come strumento per capire dove si posiziona il mercato nel suo ciclo emotivo.
Perché è utile per gli investitori
Per quanto non sia perfetto, il Sell-Side Indicator ha mostrato negli anni una certa efficacia nel prevedere i rendimenti futuri dell’indice S&P 500. Non è tanto questione di prevedere il futuro con precisione, quanto di avere uno strumento che misura l’estremo del sentiment professionale.
Gli investitori retail tendono a comportarsi in modo emotivo, ma l'idea che anche gli strategist di grandi banche possano essere vittime degli stessi bias psicologici rende l’indicatore ancora più interessante. Inserirlo nel proprio processo decisionale può aiutare a evitare scelte impulsive, soprattutto nei momenti in cui il mercato è dominato dalla paura o dall’euforia.
Limiti dell’indicatore
Come ogni strumento, anche l’SSI ha dei limiti. In particolare:
- Non dà segnali temporali precisi: il fatto che raggiunga la zona di panico non significa che il mercato rimbalzerà subito. Può restare su valori estremi anche per mesi.
- Si basa su raccomandazioni, non su posizioni effettive: gli strategist possono suggerire una certa esposizione, ma i portafogli reali degli investitori potrebbero essere molto diversi.
- Funziona meglio agli estremi, meno nelle zone intermedie: quando è vicino alle soglie critiche è più utile, quando è in area neutrale fornisce poche indicazioni operative.
In conclusione, il Sell-Side Indicator di Bank of America è uno strumento affascinante che permette di cogliere il polso psicologico degli strategist di Wall Street. La sua natura contrarian lo rende particolarmente utile per riconoscere gli eccessi del mercato: quando l’ottimismo è dilagante e tutti parlano di buy, spesso è il momento di essere prudenti; quando regna il pessimismo più cupo, può essere il momento in cui si creano le migliori opportunità per investire.
Non è un oracolo, né un indicatore da seguire alla lettera, ma un prezioso aiuto per mettere in prospettiva le emozioni che muovono i mercati. E in un contesto finanziario sempre più dominato dalle reazioni istintive, avere una bussola che misura il sentiment può fare davvero la differenza.