Il trading delle opzioni zero-day si sta facendo strada sempre di più nella Borsa americana. L'entusiasmo verso questo strumento deriva dall'accresciuta esigenza da parte degli investitori di proteggersi nei confronti di eventi di grande importanza che generano volatilità nel breve termine. Come afferma Greg Ferrari, responsabile della gestione delle attività di Borsa del Nasdaq, il mercato è "ricerca di modi per prendere posizione in occasione di eventi rischiosi come le riunioni della Federal Reserve (link)".
Opzioni zero-day: cosa sono e come funzionano
Le opzioni zero-day rappresentano un particolare tipo di opzioni che hanno una scadenza entro le 24 ore. Parliamo quindi di contratti che vengono utilizzati nel brevissimo periodo per cercare di prendere profitto dalla direzione del sottostante. In particolare, si sfrutta la volatilità dell'attività sottostante generata da un particolare evento. Questo può riguardare ad esempio il rilascio di una trimestrale o di un dato macroeconomico, piuttosto che la riunione di una Banca centrale.
Nello spazio di poco tempo il compratore di un'opzione zero-day può decidere se esercitare l'opzione stessa alla scadenza oppure cederla anticipatamente sul mercato incamerando un profitto se, a seguito dell'evento, il sottostante si muove verso la direzione desiderata. Come tutte le opzioni, anche le zero-day possono essere vendute incassando il premio. In tal caso, si spera nella perdita di valore del sottostante e/o nella diminuzione del valore del premio in conseguenza di un calo di volatilità e del decadimento temporale una volta uscita la notizia.
Una tendenza inarrestabile
Il trading delle opzioni zero-day ha avuto un grande successo durante il periodo pandemico in cui la volatilità era molto alta, ma è esploso letteralmente all'inizio del 2021 quando sui mercati è scoppiata la moda delle meme stock. Ciò ha fatto crescere le preoccupazioni da parte di analisti e regolatori sul rischio sistemico derivante dalle speculazioni dei trader che esacerbavano i movimenti di mercato.
L'interesse però è molto alto, perché gli investitori pagano poco le opzioni con l'avvicinarsi della scadenza, diminuendo quindi il costo dell'operazione. Sulla base dei dati dell'exchange CBOE, le opzioni zero-day hanno costituito oltre il 50% del volume complessivo delle opzioni dell'indice S&P 500 ad agosto 2023, rispetto al 5% del 2016. Una crescita impressionante che ha spinto il Nasdaq a muoversi nella direzione di soddisfare le esigenze del mercato. Questo in aggiunta al fatto che tale tipologia di trading rappresenta una tendenza di lungo termine.
Ferrari ha riferito che l'obiettivo della Borsa tecnologica americana è quello di aumentare il numero di contratti in diversi giorni della settimana se le opzioni guadagneranno ancora in popolarità. "Quando gli investitori cercano di gestire con precisione la loro esposizione, avere un prodotto definito che scade lo stesso giorno dell'evento stesso è esattamente ciò che chiedono a gran voce", ha affermato. "Vediamo che questo fenomeno serve tutti i tipi di investitori. Ci sono molti casi d'uso diversi per le opzioni a breve scadenza e il profilo di rischio del trading è contenuto a causa dell'ecosistema liquido profondo. Ecco perché abbiamo fatto questo misurato passo avanti".
Le opzioni zero-day si diffondono anche in Europa
Non solo nella Borsa americana hanno attecchito le opzioni zero-day. L'Eurex, di proprietà di Deutsche Börse, ad agosto ha lanciato derivati con scadenze giornaliere relativamente alle opzioni sull'indice Euro Stoxx 50. Mentre la scorsa settimana ha fatto lo stesso con riferimento all'indice DAX. Questo conferma che la tendenza sta prendendo slancio anche in Europa.
La società di trading Optiver è favorevole a un'ulteriore espansione per consentire il trading zero-day di opzioni legate a singoli titoli. Tuttavia, ha avvertito che una tale decisione presenta alcune complessità e difficilmente arriverebbe prima della fine del 2023.