Non si arresta il sentiment positivo presente sui mercati azionari del Vecchio Continente che, grazie alle buone trimestrali provenienti dalle banche statunitensi, hanno chiuso le contrattazioni in generale rialzo, anche se distanti dai massimi intraday.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la quarta seduta dell'ottava in aumento dello 0,4% in area 35.800 punti. Dal punto di vista operativo le attese sono di una continuazione del trend ascendente, in direzione dei prossimi obiettivi situati sulla soglia dei 36 mila punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore ci spostiamo oltreoceano con il titolo Bank of America, con l'istituto bancario che ha comunicato i dati del 2024. Andiamo a scoprirli.
Bank of America: +116% l'utile del 4° trimestre
Nelle scorse ore Bank of America ha comunicato i conti del quarto trimestre del 2024, che sono stati caratterizzati da un'ottima performance grazie alla decisa ripresa delle fusioni e acquisizioni, che avevano visto un minimo nel corso del 2023.
Nel periodo ottobre-dicembre 2024 l'utile netto ha visto un aumento del 116% attestandosi a 6,7 miliardi di dollari, con i ricavi che sono cresciuti del 15% a 25,3 miliardi di dollari. In questo contesto l'utile per azione è passato dagli 0,35 dollari del 2023 agli attuali 0,82 dollari.
Per quanto riguarda l'utile da interessi netti è stato pari a 14,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 3% rispetto all'anno passato. L'accantonamento per perdite su crediti di 1,5 miliardi di dollari è migliorato se confrontato al trimestre precedente, ma aumentato rispetto agli 1,1 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023.
Nel dettaglio la divisione Global Wealth and Investment Management ha registrato un utile netto di 1,2 miliardi di dollari. I ricavi hanno visto una crescita del 15% a 6 miliardi di dollari, grazie all' aumento del 23% delle commissioni di gestione patrimoniale.
Per quanto riguarda la divisione Global Banking ha visto l'utile netto attestarsi a 2,1 miliardi di dollari. I ricavi sono aumentati del 3% 6,1 miliardi di dollari, spinti da commissioni di investment banking più elevate, parzialmente compensate da un reddito netto da interessi più basso. In deciso aumento sono state le commissioni di investment banking che, attestandosi a 1,7 miliardi di dollari, hanno visto una crescita del 44%.
Ogni settore di business ha contribuito positivamente alla crescita del fatturato, con i depositi e i prestiti che hanno registrato i rialzi più significativi. La solidità del capitale e della liquidità ha permesso alla banca di restituire 21 miliardi di dollari agli azionisti nel 2024.
Andando a dare uno sguardo all'intero 2024 l'utile netto è stato di 27,132 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 26,515 miliardi di dollari dell'anno precedente, con un utile per azione a 3,21 dollari rispetto ai 3,08 dollari del 2023.
Per quanto riguarda l'outlook sul 2025 il presidente dell'istituto bancario, Brian Moynihan, ha confermato una prosecuzione della crescita che dovrebbe coinvolgere tutte le divisione della banca statunitense.
Azioni Bank of America: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si stanno comportando le azioni Bank of America a Wall Street. È una giornata al momento volatile e in leggero ribasso per il titolo Bank of America che, dopo il deciso rimbalzo di ieri, vede le quotazioni tornare sotto l'area dei 47 dollari.
Con tutti gli indicatori di forza che sono impostati al rialzo le attese nel breve termine sono per una continuazione del trend primario ascendente, che dovrebbe spingere le quotazioni verso i massimi di sempre situati vicino alla soglia dei 48 dollari.
L'eventuale superamento di queste aree andrebbe a rafforzare la struttura grafica, con possibili ulteriori apprezzamenti prima in direzione dei 49 dollari e successivamente verso la soglia dei 50 dollari. In questo contesto tutte le eventuali prese di beneficio fin verso i 44-43 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei livelli appena segnalati dovrebbe innescare una fase correttiva più marcata, che potrebbe essere sfruttata con l'apertura di posizioni ribassiste. In questo caso dovremmo avere un primo target sui 42,01 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 6 novembre, e a seguire i 41 dollari dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
Nel caso in cui il titolo dovesse violare tali sostegni, si dovrebbe avere un ulteriore indebolimento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 40 dollari, con chiusura di un altro mini gap-up lasciato aperto lo scorso 11 ottobre, e in seguito i 38,5 dollari, che rappresentano i minimi degli ultimi 4 mesi.
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