La risposta della Cina ai dazi di Donald Trump, con tariffe del 34% su tutte le importazioni americane, non solo alza il livello della guerra commerciale ma manda al tappeto tutti i mercati azionari. Pesanti vendite hanno caratterizzato l'ultima giornata di contrattazione del DAX e del CAC 40, così come a Wall Street sono in marcato calo tutti i principali indici di Borsa.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato l'ultima seduta della settimana in ribasso del 6% in area 34.850 punti, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2022 e congiunge quelli dello scorso mese di agosto.
Con un'impostazione di fondo che si è fortemente indebolita nelle ultime giornate, il mancato recupero dei 36 mila punti dovrebbe favorire ulteriori discese prima in direzione dei 34.500 punti e successivamente verso i 34 mila punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari hanno registrato una delle peggiori performance troviamo Stellantis, con la società che ha dovuto fermare la produzione di Jeep oltreoceano. Andiamo a scoprire le novità al riguardo.
Stellantis: stop produzione Jeep a Warren Truck
Dopo la doccia fredda arrivati dai dazi di Trump, che ha colpito con il 25% il settore automotive, non si arrestano i problemi per Stellantis. Dopo aver chiuso gli impianti di Windsor in Canada e Toluca in Messico a causa delle nuove tariffe, a distanza di poche ore l'azienda olandese ha comunicato lo stop temporaneo alla produzione di Suv nello stabilimento di Warren Truck, in Michigan. La sospensione dovrebbe iniziare il prossimo 14 aprile, coinvolgendo quasi 1.000 lavoratori, e in questo caso la motivazione è la carenza di motori.
Nel dettaglio lo stop di Warren Truck coinvolge la produzione dei modelli Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer, i Suv di fascia alta che utilizzano il motore Hurricane biturbo a sei cilindri da 3 litri. Lo stesso propulsore è impiegato anche nella linea di pick-up Ram 1500, prodotti nello stabilimento di Sterling Heights, sempre in Michigan.
L'azienda ha sottolineato che vista la disponibilità limitata dei motori, la precedenza verrà data al supporto della produzione del Ram 1500, che viene visto come il settore più strategico non solo in termini di volumi ma soprattutto di marginalità.
Per quanto riguarda invece l'interruzione della produzione in Canada e Messico, il gruppo ha deciso di licenziare temporaneamente 900 dipendenti. Nello stabilimento canadese si producono modelli come la Chrysler Pacifica e la nuova Dodge Charger Daytona, mentre in Messico la produzione è rivolta a diversi prodotti quali le Jeep Compass e Wagoneer S.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Stellantis in Borsa italiana. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile è stata una nuova giornata all'insegna del sell-off per il titolo Stellantis che, con un calo del 5%, chiude le contrattazioni sotto la soglia dei 9 euro.
Con un'impostazione grafica che si è deteriorata nel corso delle ultime settimane, tutti i rimbalzi che dovessero rimanere sotto la soglia dei 10 euro, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni per aprire posizioni ribassiste.
In questo caso si dovrebbe avere un ritorno dei corsi verso i minimi odierni in area 8,4 euro e successivamente gli 8 euro, livelli che non si vedono dal settembre 2020. Nel caso in cui anche queste aree dovessero essere violate, aumenterebbero le chance di ulteriori ribassi fin verso i 7,5 euro.
Al contrario il ritorno delle azioni oltre la soglia dei 10 euro, nei cui pressi troviamo l'indicatore del Supertrend daily, dovrebbe porre le basi per un recupero prima in direzione dei 10,45-10,5 euro, dove verrebbe chiuso un gap-down lasciato aperto lo scorso 31 marzo, e a seguire gli 11 euro.
Oltre queste aree dovremmo aspettarci allunghi verso gli 11,39, dove si chiuderebbe un altro gap ribassista lasciato aperto lo scorso 27 marzo e successivamente andare a testare le resistenze in area 11,7 euro.
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