La settimana appena trascorsa si è chiusa con una prova di maturità del mercato cripto: la debolezza delle Non-Farm Payrolls statunitensi ha creato il contesto monetario favorevole, Nvidia ha continuato a modellare il sentiment tech, e gli investitori istituzionali hanno mostrato rotazioni tra strumenti (più interesse per BTC in apertura di settembre).
Nel breve termine la direzione sarà guidata più dalle mosse Fed (ricordiamo il FOMC nei giorni 16–17 settembre) che da singole trimestrali aziendali - ma entrambe le cose possono innescare fasi di volatilità marcata.
Nuovi afflussi su Bitcoin, volatilità su Ethereum
Secondo Cointelegraph è stata più una settimana di consolidamento e rotazioni; infatti, i mercati cripto hanno reagito in modo sensibile al report NFP (fortemente sotto le attese), che ha riallineato le probabilità di tagli Fed e indebolito il dollaro, ma nessun cambio strutturale di trend immediato.
Nei minuti che precedevano il dato c'è stato un aumento delle quotazioni che è continuato dopo il dato e poi c'è stato il cambiamento di trend, con una perdita di circa il 3% che è stata successivamente recuperata.
La settimana ha visto poi i risultati Q2 di Nvidia che introdotto un elemento di cautela (incertezza Cina/guidance), con il titolo che ha mostrato volatilità e un fisiologico riflesso sul sentiment tech-risk. Storicamente le trimestrali di Nvidia hanno spesso coinciso con movimenti su Bitcoin; questa volta l’effetto è stato decisamente calmierato.
I flussi verso ETF e verso prodotti cripto potrebbero, secondo Alnvest, intensificarsi in un contesto di tassi in calo. Tuttavia, qualora i dati dovessero peggiorare ulteriormente si potrebbe interpretare come un segnale di rallentamento economico con eventuale risk-off.
Secondo Coinshares, i dati finanziari mostrano una rotazione con afflussi verso i prodotti Bitcoin in apertura di settembre, mentre alcuni prodotti Ethereum hanno registrato deflussi o prese di profitto dopo il rally di agosto. Questo spiega la maggiore stabilità relativa di BTC e la dinamica di grande volatilità di ETH, con limitati movimenti di wallet e questo indica che la correzione è stata in larga parte guidata da posizioni di trading e non da dump massivi.
Cripto al test dell'inflazione
Circa le notizie di questa settimana che potrebbero incidere sui prezzi delle criptovalute, martedì ci sarà la revisione dei dati che riguardano le buste paga e che sono un ottimo indicatore per quanto riguarda lo stato di salute (passato) del mercato del lavoro. Ci si aspetta una revisione fortemente al ribasso, che confermerebbe la necessità di procedere con il taglio dei tassi.
Giovedì sarà la volta dell'inflazione che rappresenta l'appuntamento più importante della settimana. Coinshares si aspetta un dato maggiore per la classica (no core) a +2,8%/+2,9%, con la core che invece viene prevista a +2,7%.
A livello di prezzi, secondo Ycharts, supporti chiave si trovano in zona 108k–110k (minimi intraday toccati in settimana, mentre le resistenze in zona 113k-115k rappresentano i picchi post NFP, area di domanda settimanale). Per Ethereum, secondo Investing, i supporti sono posizionati in zona 4.100-4.300 dollari che risulta l'aria di acquisto dopo le prese di profitto, mentre come resistenza siamo in zona 4.500-4.900 dove si trovano aree multiple di prese di profitto
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