Nella settimana appena conclusa gli operatori si sono concentrati in particolar modo sui dati arrivati dagli Stati Uniti. Nello specifico, i riflettori sono stati puntati all’indice ISM manifatturiero di luglio che ha raggiunto i massimi da marzo 2019 a 54,2 punti e sui dati occupazionali.
A luglio i
Non-Farm Payrolls si sono attestati a 1,763 milioni di unità, al di sopra delle attese di 1,6 milioni di unità e sotto le 4,737 milioni di unità della misurazione precedente. La disoccupazione ha invece segnato quota 10,2%, meglio delle attese al 10,5%. Il salario orario medio ha registrato una crescita dello 0,2%, tornando in positivo dopo il -1,3% di giugno.
Le attenzioni degli investitori sono state rivolte anche al
meeting della Bank of England, con l’istituto che ha lasciato fermi i tassi allo 0,1% e il Quantitative Easing a 745 miliardi di sterline. La Banca centrale ha anche rivisto le previsioni sul PIL inglese, atteso nel 2020 al -9,5%, nel 2021 al +9% e nel 2022 al +3,5%.
Per quanto riguarda il Vecchio Continente, gli indici
PMI manifatturieri di Italia e Spagna hanno confermato il miglioramento del settore industriale, mentre la produzione industriale di giugno e il rialzo di ordini industriali ed esportazione in Germania prospettano una ripresa più rapida dell’economia tedesca.
Al di fuori dei dati macroeconomici le continue tensioni tra USA e Cina, da ultimo il
caso WeChat e TikTok, e l’incremento dei contagi di Coronavirus, giunti a oltre 19 milioni, continuano a preoccupare gli investitori.
Ne ha beneficiato l’oro aggiornando i suoi massimi storici a 2.075,282 dollari l’oncia. Gli acquisti sul prezioso sono stati spinti anche dalla continua flessione dei tassi reali e dall’indebolimento del biglietto verde.
La prossima ottava vedrà gli operatori focalizzati sugli
indici ZEW tedeschi, importanti indicatori di sentimento per la prima economia dell’Unione Europea, sul
PIL inglese e dell’Eurozona del 2° trimestre 2020,
sull’inflazione americana di luglio e sulla
produzione industriale cinese. Sul fronte Banche Centrali segnaliamo il meeting della Reserve Bank of New Zealand.
Market movers lunedì 10 agosto
03:30, CNY: Indice dei prezzi al consumo (luglio)
03:30, CNY: Indice dei prezzi alla produzione (luglio)
16:00, USD: Nuovi lavori JOLTs (giugno)
Market movers martedì 11 agosto
11:00, EUR: Indice ZEW sul sentiment dell’economia tedesca (agosto)
14:30, USD: Indice dei prezzi alla produzione (luglio)
Market Movers mercoledì 12 agosto
04:00, NZD: Decisione sui tassi di interesse della Reserve Bank of New Zealand
05:00, NZD: Conferenza stampa del Presidente della RBNZ, Adrian Orr
08:00, GBP: PIL del 2° trimestre 2020 del Regno Unito
08:00, GBP: Produzione manifatturiera inglese (giugno)
14:30, USD: Indice dei prezzi al consumo (luglio)
16:30, USD: Scorte di petrolio greggio
Market Movers giovedì 13 agosto
02:30, AUD: Variazione del livello di occupazione (luglio)
14:30, USD: Richieste sussidi di disoccupazione
Market Movers venerdì 14 agosto
04:00, CNY: Produzione industriale (luglio)
04:00, CNY: Tasso di disoccupazione
11:00, EUR: PIL del 2° trimestre 2020 dell’Eurozona (preliminare)
14:30, USD: Vendite al dettaglio (luglio)
15:15, USD: Produzione industriale (luglio)
15:15, USD: Produzione manifatturiera (luglio)
16:00, USD: Indice di sentiment dell’Università del Michigan (agosto, preliminare)