Tra questa notte e quella di domenica 28 marzo 2021 anche per l’Europa si tornerà all’ora legale. Le lancette verranno spostate in avanti dalle 2 alle 3, come avviene nell’ultima settimana di marzo dal 1996.
Per i mercati questo significa che dal prossimo 29 marzo gli orari di Wall Street torneranno ad essere quelli classici, ossia con l’apertura alle 15:30 e la chiusura alle 22:00 (clicca qui per vedere il calendario ufficiale di Wall Street). Dal 15 marzo 2021 il mercato azionario USA ha subito uno sfasamento negli orari di apertura e chiusura rispetto a quello tradizionale che caratterizza inizio delle contrattazioni USA, la pubblicazione dei dati macro e la contestuale negoziazione sui mercati finanziari europei.
Cambio dell’ora: sarà l’ultima volta?
Il cambio dell’ora è stato adottato per risparmiare sui consumi elettrici visto che alla sera si guadagna un’ora di luce in più a discapito di un impatto negativo sulla salute. Quest’ultimo motivo è proprio quello per cui l’Unione Europea sta spingendo perché i Paesi membri adottino misure per abolire questa variazione.
In questo senso, Bruxelles ha dato facoltà agli Stati di decidere se utilizzare l’ora solare o quella legale, anche se questo di fatto potrebbe creare dei problemi di fuso orario anche tra Nazioni confinanti. A causa del Covid-19 comunque, la risposta a questa richiesta dell’UE dovrà essere data nel 2022. In Italia, ad autunno 2019 il Governo Conte ha deciso di lasciare in vigore l’attuale sistema di cambi dell’ora, sostenendo che non vi siano evidenze scientifiche in merito ai disagi psico-fisici dei cittadini.
Tuttavia sembrano esserci dei vantaggi economici nei 7 mesi di ora legale. I dati di Terna mostrano infatti come nei mesi dell’orario legale del 2020 sono state evitate emissioni di CO2 per 205mila tonnellate e siano stati risparmiati 400 milioni di kilowattora: un risparmio di 66 milioni di euro.