L’Unione Europea e il Regno Unito sono molto vicine a un'intesa nei negoziati svoltisi a Bruxelles con l'impegno a creare le condizioni per “una soluzione vantaggiosa per tutti” sulle forniture dei vaccini anti-Coronavirus. Intanto un po’ di speranza arriva anche da Oltreoceano: Joe Biden riserva un gesto di attenzione e di amicizia agli europei partecipando al summit UE in remoto.
Poiché all'ordine del giorno c'è la pandemia di Covid-19, questo alimenta in Europa la speranza di un "soccorso americano" nella campagna vaccini, visto il successo ottenuto in USA, dove sono più di 85 milioni gli americani vaccinati. Vediamo i dettagli.
UE e Regno Unito vicine ad accordo su forniture vaccini
Lo si legge in un comunicato congiunto della Commissione e del Governo di Boris Johnson diffuso a Londra. "L'apertura e la cooperazione globale fra tutti in Paesi saranno la chiave per superare definitivamente la pandemia e prepararsi meglio ad affrontare le future sfide", riconoscono le due parti, assicurando di voler "continuare le discussione" sui dettagli.
La Commissione europea ha approvato un regolamento con il quale ha introdotto dei criteri aggiuntivi da considerare per autorizzare le esportazioni di vaccini anti Covid-19. "L'UE esporta vaccini su larga scala, ma le strade devono essere aperte in entrambe le direzioni", ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“L'UE è orgogliosa di essere la patria dei produttori di vaccini che non solo effettuano consegne ai cittadini dell'Unione, ma esportano in tutto il mondo. Mentre i nostri Stati membri stanno affrontando la terza ondata di pandemia e non tutte le aziende stanno rispettando i propri contratti, l'UE è l'unico grande produttore OCSE che continua a esportare vaccini su larga scala in dozzine di Paesi”, ha dichiarato von der Leyen.
Secondo la presidente della Commissione, tuttavia, "le strade aperte dovrebbero essere in entrambe le direzioni. Questo è il motivo per cui la Commissione europea introdurrà i principi di reciprocità e proporzionalità nel meccanismo di autorizzazione esistente dell'UE.
L'Unione dispone di un eccellente portafoglio di diversi vaccini e abbiamo assicurato dosi più che sufficienti per l'intera popolazione. Ma dobbiamo garantire consegne tempestive e sufficienti di vaccini ai cittadini dell'UE".
La revisione del meccanismo sull'export dei vaccini "arriva in un momento opportuno tenendo conto della situazione allarmante in molti Paesi dell'UE, ci sono circostanze sempre più preoccupanti. Sono 19 Paesi che riferiscono di un aumento dei casi, 15 di un aumento nelle cure intensive e uno su otto di un aumento nel numero di morti.
Biden al Consiglio europeo: UE punta ad alleanza vaccini con gli USA
Questa sera intorno alle ore 20.30 italiane il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si collegherà con il Consiglio europeo. Un evento atteso per rilanciare l’alleanza tra Europa e USA dopo la presidenza di Donald Trump, partendo proprio dalla lotta alla pandemia di Covid-19.
Ma anche dalla sfida della campagna vaccinale, che vede l’Europa arrancare tra rallentamenti e intoppi, mentre dall’altra parte dell’Oceano si prosegue senza sosta. Le aspettative per l’intervento di Joe Biden al vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione a Bruxelles sono altissime: si preparerà il terreno per arrivare a risultati concreti nelle prossime settimane.
“La nostra immediata priorità è affrontare la pandemia, non vedo l’ora di rafforzare la catena di approvvigionamento globale dei vaccini”, ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen. L’ambizione è di gettare le basi di “un’agenda globale UE-USA” dopo la frattura con Trump. Si parlerà delle sfide strategiche poste da Russia e Cina, sulle quali Biden chiederà maggiore allineamento agli europei e poi della pandemia e dei vaccini.
L’aiuto americano dovrebbe concretizzarsi con la disponibilità delle aziende americane Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson a condividere i brevetti con le fabbriche europee che puntano a convertire le produzioni per aumentare le forniture continentali.
Ci si aspetta anche un impegno di Washington a garantire che Johnson&Johnson, con l’ultimo vaccino approvato dall’EMA, rispetterà le consegne previste dal contratto con la UE: 55 milioni di dosi entro giugno.
Inoltre, l’impegno ad aprire il più rapidamente possibile lo stabilimento europeo della multinazionale USA in Olanda, e l’intensificarsi del flusso di materie prime verso l’UE per fabbricare i vaccini. Con la speranza che a tarda primavera, quando la campagna di immunizzazione USA sarà avanzata, la Casa Bianca deroghi al Defence Production Act e rifornisca la UE con i suoi vaccini.